In treno
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...non era bella nel senso classico della parola e neanche giovanissima... ma aveva qualcosa.
Federico cominciò a domandarsi che cosa trovasse di attraente in quella sconosciuta... "belle mani-pensò - nemmeno tanto curate, ma sembrano sensibili eppure forti, dolci nei movimenti..."
Gli occhi... allungati, ombreggiati da ciglia lunghe, truccate, di un colore indefinibile.
"Rotondetta... " pensò ancora, ma si scoprì attratto da quella morbidezza, come non gli succedeva da tempo.
"I capelli... non sono naturali... ma chissà che effetto fanno sparsi sul cuscino la mattina, quando ti svegli..." si trovò a dire Federico, suo malgrado.
Cominciò a sentirsi nervoso e si agitò sul sedile pensando "ma che diavolo mi prende? Non ho mai visto donne in vita mia? Forse sono troppo solo... ora mi faccio pure i film..."
Proprio allora lei si girò e gli sorrise.
A Federico si fermò il respiro.
Ecco che cosa lo aveva attratto in lei, era il sorriso. Forse gli aveva sorriso quando era entrata... i denti erano regolari, ma non era un sorriso da pubblicità... la bocca... la sua bocca, però... piena, sensuale senza essere volgare, morbida... non si capiva se portasse del rossetto o del burro-cacao, come le bambine...
-Ha visto il falco? ... [segue »]
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