Tailleur e mocassini
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...andare ad avvertirlo.
"Senta, scusi, quanto ci mette ancora?", dico con un tono non troppo simpatico. Lui mi risponde con una serie di paroloni tecnici come se potessi capirci qualcosa, poi mi guarda e sorride. Correggendosi dice:
"Dobbiamo sostituire tutte le caldaie e le spostiamo sul terrazzo per non disturbare nessun inquilino del palazzo". Ah, bella scoperta, e lo dovete fare proprio stamattina?
"Ma non si preoccupi", aggiunge sorridendo "Oggi è solo una controllatina. Verremo domani per ultimare i lavori". Ah menomale! Mi sento sollevata e dato che mancano ancora due ore al colloquio decido anche di essere gentile ed offrire una spremuta d'arancia al mio tecnico della caldaia. Lui accetta e in pochi minuti siamo in cucina a scambiarci due parole e a darci del tu. Mi accorgo che mi guarda piuttosto inebetito, quasi come io guardavo Mark le prime volte che avevo il piacere di incrociarlo per caso. Mi parla di sé, mi dice che si chiama Alberto e che ha 35 anni. Anche lui. Quando me lo dice penso a Mark. Tutto mi fa pensare a Mark. È simpatico ma mi rendo conto che il tipo ci sta provando. Sono in pigiama, penso in un batter d'occhio. Senza trucco,... [segue »]
Composto domenica 27 dicembre 2009
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