Come Tragedia
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...posteri; massimo egoismo, vigliaccheria, dimenticanza.
Non è cosa d'onore il suicidio: lo è il seppuku che ne è il contrario nel medesimo agire. Seppuku: espressione di responsabilità totale, atto di fede kierkegaardiana, dolente, sofferente, fiero. Anch'esso in fin dei conti assurdo.
Era stata come un fiume Rachele a scorrere con gentilezza attraverso i suoi occhi, con caparbia direzione a scavare una varco attraverso cui riempirlo, dissetarlo, annegarlo.
Rachele, la bella Rachele, vestita d'ignavia come fosse seta; la vita le scivolava addosso mentre essa stessa si tuffava nel brulicare dei viventi. Conobbe Antonio una di quelle notti fredde, Antonio si impose e ciò le bastò ad eleggerlo.
Si stesero addosso come una rete per proteggersi dalla pioggia: inutilmente avvinti.
Solo dopo un mese Joshua venne a saperlo: tale era la delicatezza di lei da impedirle di frequentare quei luoghi spesso onorati dalla sua presenza, tale era la sua gentilezza da cercare ad ogni costo di evitarlo. Tale era l'immane portata delle illusioni di Joshua: impossibile per lui concepire l'indifferenza.
Un monologo
Joshua:
Così voi mi dite che sono esagerato. Che forse questa non è che una tragedia a metà. Che l'indifferenza va accettata e ingoiata.
Ahi voi! Se dite così nulla, ma proprio ... [segue »]
Composto giovedì 30 novembre 2000
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