Varanase
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...che giocano con l'acqua, donne che lavano i panni, persone che si lavano i denti con la stessa acqua in cui galleggia sempre quello strato di cenere. Cenere che viene ingoiata, che rimane attaccata sui panni lavati, che si appiccica sulla pelle di chi si lava, a dimostrazione che chi comunque se ne è andato, non l'ha fatto per sempre, ma continua a rimanere su chi ancora vive, continua a restare adeso su chi ancora parla, cammina, ride o piange, su chi ancora si muove e continua a partecipare e ad essere presente in questo mondo. Lo stesso mondo che fisicamente ormai non gli appartiene, che ha lasciato per sempre, a parte quella traccia sottile e ancora visibile, sulle onde del fiume, che lo tengono così, ancora in vita. Questa è Varanase, cittadina caotica, sporca e maleodorante. Questa è Varanase, cittadina ordinata nel suo caos, sporca, ma non inquinata da gas o pesticidi, maleodorante ma non di smog o tubi di scappamento. Questa è Varanase, cittadina del grande fiume, che arde senza mai fermarsi uomini e donne, che brucia vite che si sono spente e le affida a lui perché tornino di nuovo a vivere. Quando lasci Varanase, la guida ... [segue »]
Composto domenica 24 gennaio 2010
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