Un giorno all'improvviso... e intanto il fiume scorre
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...senza troppi errori, dovuti soprattutto all'emozione di averti vicino. Quanto interesse dimostravi per i miei studi quasi che fossi tu, privato da ragazzo dal poter studiare musica, a eseguire quelle melodie. Intonavi le romanze celebri ed io, che accompagnavo al pianoforte, mi sentivo importante, consapevole che la musica innalza l'animo, contribuisce a sentirsi parte di un mondo universale. Il tempo della maturità scandito dalla tua instancabile fede che ha sorretto le mie debolezze, ha creduto nella forza della vita che si è rinnovata nel miracolo della nascita di mia figlia. La tua euforia nel sentirti chiamare" Nonno "dalla nipotina desiderata sopra ogni cosa. La tua pazienza nel sopportare i suoi scompigliamenti tra i tuoi capelli candidi sottoposti alle tenere angherie dell'unica ed amatissima nipote, reginetta del tuo cuore. Il tuo sorriso... la tua voce... i tuoi occhi... chiusi per sempre." Si susseguivano immagini lontane e presenti, ore intense e felici, mescolate a rapidi e disperati sussulti inespressi mentre restavo immobile. Era come se la tua stessa immobilità avesse trasfuso in me rendendomi incapace di compiere qualunque gesto o azione.
Solitario il pensiero, in un furioso sovrapporsi di istanti, flashback e riecheggiamenti, rincorre... si aggrappa... si adagia su riverberi di vita vissuta che ora sono perle di memoria.
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