Quasi un tocco d'ali
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...decorso postoperatorio che stava evolvendo per il meglio. Gli chiesi dunque, se ci fosse qualche richiesta particolare da segnalarmi o qualche problema che non avessimo rilevato.
Con una calma apparente, quasi abbozzando un sorriso mi rispose: "La ringrazio, ma a parte il cancro, io sto bene!".
Quell'affermazione mi spiazzò, provai un senso di disagio, di inadeguatezza e smarrimento, poiché la lucidità con cui parlava della sua patologia quasi staccandola da sé, era destabilizzante.
In seguito realizzai però, che il suo impattarsi con la malattia era il risultato della sua forte personalità comunque caratterizzata da tensione e apprensione, anche se celata da un'innaturale calma apparente.
Infatti, dopo qualche giorno affermò: "Insomma, ho un tumore! Non ci sono dubbi, qualche giorno fa me lo ha riferito il medico, dopo una giornata interminabile ad eseguire esami. Pensi, che la cosa che mi viene in mente è la scrivania invasa da scatolette e campioni tipica di un medico indaffarato. Quel giorno, da una pila di carte estrasse un blocco e, senza guardarmi, disegnò una figura vagamente simile ad un orecchio e grande come un pugno e fissandomi negli occhi mi disse che ciò che era rappresentato era un polmone, e che la massa neoplastica ... [segue »]
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