Quasi un tocco d'ali
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...in corso, liberarmi dalla massima parte di quelle che ormai considero attività dispersive e che richiederebbero impegno di tempo, di buona parte del poco tempo che mi resta e che è diventato improvvisamente tanto prezioso. Poi, tirare i remi in barca e lasciarmi portare verso un turbine inevitabile. Il buco nero dove tutto confluisce e scompare.
A questo punto un bilancio lo fai. Ti misuri con gli altri, il resto dell'umanità e ti rendi conto di aver avuto una quantità di privilegi dovuti più a fortuiti che a meriti personali. La mia generazione è stata tra le più fortunate di tutta la storia dell'umanità. Non ha conosciuto lo strazio della guerra, i grandi mali che hanno afflitto tutte le generazioni precedenti e che ancora sono nel destino di chi nasce nel posto sbagliato: la fame, il freddo, il bisogno, la mancanza di lavoro, la paura del domani, la violenza...
Ora, niente è come prima. Ho una vita proiettata ai tempi di un futuro segnato: devi scoprire il piacere del quotidiano. Devi svegliarti ogni mattina con la soddisfazione di essere vivo, di organizzarti la giornata senza il senso dell'impegno, del dover rispondere a qualcuno del proprio tempo, è la fase del ... [segue »]
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