La Fenice
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...delle lacrime di gioia le segnavano gli occhi. Entrò in facebook e cominciò a leggere le notifiche, un sacco di sconosciuti le stavano chiedendo l'amicizia e soprattutto molte pagine di libri la stavano taggando nelle recensioni dedicate alla sua opera. Ne lesse alcune in velocità, erano positive come aveva detto Enrico. Uscì dall'app, si alzò di scatto e corse verso la sua nuova casa ridendo felice, chi incontrava forse la stava prendendo per matta, ma quel giorno niente le importava. Riprese in mano il telefono e mentre si fiondava verso il palazzo, mandò un vocale alla mamma:
"Sono quarta in classifica, guarda! Io... Io... non ci credo!"
La telefonata arrivò un secondo dopo, si fermò e cominciò a parlare a non finire, passavano i minuti e rideva, scherzava, parlava, poi l'ultima frase dei suoi genitori le portò un groppo alla gola.
"Finalmente sei tornata la nostra bambina. Amore, te lo meriti tutto, goditi quello che ti spetta."
Loro ed Enrico avevano sempre creduto in lei e forse avevano avuto ragione.
Alzò gli occhi e si rese conto solo in quel momento che aveva superato casa sua, ma evidentemente il suo cuore l'aveva portata nel posto più adeguato: il Teatro La Fenice era lì davanti a lei e come lei si era rialzato dalle sue ceneri per trionfare. Rise e camminando tornò verso casa, doveva raccontare tutto al suo nonno adottivo.
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