La Fenice
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...aveva attorno, ma almeno per ora ce l'aveva fatta ed era anche convinto che rimanere a dormire lì quella sera era la cosa più giusta che avesse deciso di fare. Chiacchierarono fino a notte fonda: lui le raccontò un sacco di aneddoti sulla sua amicizia con Riccardo, il nipote di Giovanni, la persona grazie alla quale Giulia si era ritrovata a vivere in un antico palazzo della nobiltà veneziana a due passi dal ponte dell'Accademia.
"Forse questo Riccardo è più simpatico del previsto, magari la prossima volta che vengo a Milano per il libro me lo presenti, ok?"
"Questo era già deciso, dovrai ringraziarlo per questa tua nuova vita."
"Io dovrei addirittura ringraziare questo pseudo Don Giovanni viziato?"
"Hai appena detto che potrebbe pure starti simpatico e ora lo definisci così?"
"Può starmi simpatico come conoscente anche se penso che sia un Don Giovanni viziato. - rispose lei sbadigliando – Mi sa che me ne vado a letto. Grazie per essere rimasto qui e anche per avermi aiutato oggi."
"Tesoro, sei il mio forziere d'oro, devo trattarti con i guanti e soprattutto controllarti a vista. Tu sarai la mia fortuna!"
"Mi prendi sempre in giro, uff!"
"Non ti sto prendendo in giro, sono assolutamente convinto ... [segue »]
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