Lettera che mai ti darò
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...chiuso gli occhi per non vederle, tappato le orecchie per non sentirli.
Ero vissuta nelle tue menzogne che, inconsapevolmente, erano diventate anche le mie, poi un giorno sono stata costretta ad aprire gli occhi, ad allontanare le mie mani dalle orecchie.
E tutto mi era apparso chiaro e limpido, come una doccia gelata d'inverno, come un'immagine al microscopio nel momento in cui riesci a mettere a fuoco e tutto quel piccolo universo si dispiega davanti ai tuoi occhi.
Mi è caduto il mondo addosso quel giorno, lo ammetto; ci sono rimasta malissimo, quanto ho pianto lo so solo io e le povere persone che si trovavano con me in quel momento e non sapevano cosa dire o cosa fare per consolarmi, perché non c'era niente da dire e niente da fare; non avrebbero potuto dire "è stato un malinteso, domani tutto apparirà più chiaro" perché più chiaro e limpido di così non c'era niente, era quella la verità che mi sarei dovuta accollare, che avrei dovuto digerire, volente o nolente.
Da quel giorno è cominciata una nuova vita, una vita senza di te, cercando di rimuovere il tuo nome dai miei pensieri e con il tempo, versando molte lacrime, il ... [segue »]
Composto venerdì 10 febbraio 2012
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