Il pezzetto di stoffa
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...era staccato e rimontata, stava funzionando ma non si accendeva il display. Aveva cercato di trovare il guasto ma non c'era riuscito, così si decise di entrare finalmente in quel negozio.
Francesco aprì lentamente la porta di vetro e subito un campanello avvisava che qualcuno era entrato. Udì una voce che diceva "avanti!" E con esitazione si diresse verso quella voce che proveniva dall'interno di un'altro locale.
Gino era nel suo ufficio, un bugigattolo con una finestra che non dava luce, ma tappezzato da tanti faretti che illuminavano fortemente i banchi sui quali teneva gli apparecchi da aggiustare.
Attaccati alle pareti c'erano attrezzi vari, alternati da vecchie stampe e attestati di partecipazione a diversi corsi di elettronica, un quadro ingiallito con la pergamena della sua laurea in ingegneria con il voto 110 e lode e qualche souvenir. Una scrivania di legno antico faceva da divisorio tra l'ufficio vero e proprio e l'officina; era ricoperta da schede, fascicoli e libri, lasciando soltanto lo spazio necessario per un computer, una tastiera e un posacenere pieno di cicche di sigari.
Francesco stava ancora a bocca aperta mentre si guardava intorno e cercava di leggere e capire la personalità dell'ingegnere, quando la voce di ... [segue »]
Composto venerdì 7 gennaio 2011
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