Come vecchi amici
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...via. Basta. Hai raccolto quattro cose e hai raggiunto la porta. Ti ho seguito, barcollando, l'incredulità mista al terrore. Mi sono chiesta spesso perché non abbia cercato di fermarti, non mi sia disperata, non mi sia battuta, non abbia gridato, non abbia barricato la porta. Ti ho solo guardato, inebetita, paralizzata dalla morsa di gelo che aveva afferrato il mio povero cuore. Un attimo ed ero piombata nell'incubo, ero sola, era notte, fuori infuriava un temporale e tu non c'eri più. Non c'eri più. Non sapevo perché, non sapevo dove, ma sapevo che te n'eri andato. Eri scappato come un ladro. Eri scappato da me. Il mio amore, l'uomo che adoravo, che era il padre del mio bambino, l'uomo di cui mi fidavo ciecamente era fuggito, mi aveva tagliato fuori dalla sua vita senza una parola, senza appello. Tu hai finito la tua cioccolata e mi osservi, muto. Forse mi hai chiesto qualcosa, ma io non ho sentito, io sono altrove. Sono a quei giorni bui, all'angoscia di non avere tue notizie, al telefono inesorabilmente muto. Vedo quel consultorio, dove sono arrivata chissà come, dove ho chiesto aiuto, per interrompere la gravidanza. Vedo quell'ospedale, dove sono entrata di soppiatto, quasi ... [segue »]
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