La marea
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...a brillare tra le onde dell'oceano, lo stesso respiro a stendersi sulle cose e Nerver ad aspettare, sempre, che qualcuno finalmente bussasse alla sua porta. Passarono gli anni e Nerver divenne vecchio, passarono i gabbiani varie volte e lui osservò stupito il loro volo, osservò l'isola mutare aspetto, le foglie rinverdire, la scogliera proiettare luce sulla collina, e lui ad invecchiare sempre in attesa che qualcuno bussasse a quella porta. Nerver attese invano, giorni e giorni, interi pomeriggi a cercare tra le barche, mattini e mattini a lavorare per rimettere ordine nell'isola smarrita in quell'oceano sconfinato. Prima d'invecchiare Nerver portò a termine la sua missione, esaudì nel tempo il desiderio delle anime, mentre l'oceano osservava quasi commosso da tanta smisurata passione. Nerver morì una mattina di novembre, mentre un sole pallido s'alzava dall'oceano e una pioggia insistente martoriava la spiaggia. Quel giorno, proprio quel giorno di novembre i soccorsi arrivarono, vennero uomini in divisa a cercare, ma nulla trovarono. Solamente dopo attente perlustrazioni e dopo molti giorni di duro lavoro, una notte e quasi per caso videro un uomo leggero aggirarsi nel piccolo cimitero.
L'uomo vestito di bianco, vagava come spettro tra le tombe, accendeva fiammelle, portava fiori e immetteva ... [segue »]
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