La Bella e la Notte
Capitolo: 4 - Il morto che urla (sotto l'albero di Natale)Scegli la pagina:
...gambo incurvato verso il basso, che tiene lontane le lampade tra loro e dal palo-, o a grappoli d’uva -così che le lampade restavano attaccate le une alle altre, ed all’asta-. Nonostante mi trovassi all’esterno, toccavo con mano l’atmosfera del JC, dove cuori palpitavano e gole erano lubrificate, per ciascun sentimento, per ciascun gusto l’incontro adatto, fosse col filarino, con la morosa, col “cocktail” dalla gradazione alcolica altamente infiammabile. Allarme cessato, s’era trattato di un falso segnale; ero sceso in profondità senza bombole e senza maschera, m’ero trovato muso a muso con lo Squalo Intoccabile, riguadagnavo il pelo dell’acqua senza un graffio sulla pelle. La fortuna che aiuta gli audaci?, la buona stella che non abbandonava mai il sottoscritto?, non audace, non intrepido, piuttosto imprudente -diciamo- fino alla stolidità come non se ne vedono facilmente, in giro. Stolido, ma dall’orecchio raffinato, per il quale l’incontro giustificatore della nottata non aveva speranza, finché fossi restato fuori dal Club, con i gomiti sull’ultimo grado della palizzata che demarcava il Lungomare, ed il tallone destro sul primo di essi, la punta del piede che portava il ritmo del pezzo che canticchiavo (di Daryl Hall & John Oates). La ricerca di ritmi serrati ebbe ... [segue »]
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