La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...poteva essere fumo negli occhi. Restava che, nel corso della citata indagine, erano -come detto- scattate le manette, al polso di alcuni componenti della banda, gli altri l’avevano fatta franca per un pelo, non di più. La pentola bolliva, insomma. Tornando a noi, nella malaugurata -ma possibile- ipotesi del salto di qualità, nulla di strano che i bulli in abito nero avessero deciso, come ogni “gang” che si rispetti, di dotarsi di adeguata e necessaria compagnia. Una nutrita brigata di manovalanza, un folto battaglione di manodopera, pronto a tutte le evenienze, per fronteggiare il disbrigo di lavori sporchi. Il cui carico sarebbe cresciuto -c’era da attendersi- di pari passo all’ampiezza del salto di qualità. Pertanto, al momento buono, uscii dal JC: fu quando uno dei gallinacci si mise a parlare, fitto fitto, con uno della feccia; discorrevano uno di fronte all’altro, così vicini da misurarsi la gradazione alcolica dell’alito, dandosi sulle braccia per interrompersi l’un l’altro e prendere la parola. A scambio di battute concluso, reciproche pacche sulla spalla, come per sancire la santità della parola scambiata. Era garantito che -per fare un esempio- non fosse il caso di fermarmi a chiedere del fuoco, per la sigaretta; nella speranza di ... [segue »]
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