La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...con le banconote che lascio in cassa al JC ad ogni giro; il sospetto che l’ondata con cui m’investe sia di amicizia strategica è legittimo; legittimo, ma infondato. Ho scritto la responsabile di sala, non la responsabile di sala del Club; la pupona non lavora lì, ci và quando finisce il suo turno al ristorante di lusso sù, in centro, ristorante di cui sono frequentatore, ma per il solo consumo di caffè. Servono la tazzina riscaldata alla temperatura giusta, e la miscela ha il retrogusto alla menta amara; una finezza. Ritengo che la bellezza in “tailleur” non la riservi agli ubriaconi quella prelibatezza, come non riservi loro saluti tanto calorosi; una vulcanica esplosione di simpatia solo per garantirsi un cliente che ordina il caffè, e basta? Sono usciti per il servizio gli automezzi della nettezza urbana, con il lampeggiante arancione che gira, piazzato al centro sulla cappotta della cabina di guida; mi passano sotto il naso, sferragliando e sbuffando al cambio di marcia, piegando verso la curva. Proiettori che mandano sprazzi di luce, segnali della Pubblica
Amministrazione, sempre presente al fianco del cittadino, sempre attenta alle sue esigenze; dipenderà dal colore della luce, i proiettori con il lampeggiatore blu non mi ... [segue »]
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