La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...persuadono, non li vedo affatto, dediti alla tutela del cittadino ...
Come mai ero uscito dal Jazz Club, diretto alla mia auto, proprio quando la rasentava la Gazzella dei Carabinieri? E’ presto detto. Intorno al JC, quella notte, volteggiavano stormi di brutti ceffi, un’ondata di musi storti depositata lì in giro -ufficialmente- da un cargo attraccato in porto da qualche giorno. A vederli non avevano affatto l’aspetto dei marinai che sgobbano tutto l’amaro giorno sul mercantile, a spazzare la stiva ed a tenerci in ordine le casse imballate, con le merci avvolte nella paglia; la loro presenza m’aveva incuriosito, ed avendoli osservati -dall’interno- fare avanti ed indietro, davanti all’ingresso del locale -senza accedervi, perché non li avevano fatti entrare-, m’ero deciso ad uscire io. Per verificare che pesci fossero; se si trattava di pezzi da novanta in procinto di lanciare una campagna di espansione, come dava ad intendere il loro atteggiamento. Se si trattava di semplice feccia, che per darsi un tono giocava a fare la parte dei pezzi grossi. O se si trattava di semplici macchiette, poveracci abbrutiti dalle asprezze della vita di bordo, lunghe navigazioni accompagnati dalla solitudine e sporadici appuntamenti, in ogni porto, con la propria donna. A ... [segue »]
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