La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...e di leggerezza, ricamate dalla voce cristallina di Isa Bella. E’ stato tutto un equivoco, un malinteso, una casualità, conclude il tenente. Anche questo qui?, ribatto, indicando il livido sotto l’occhio, per il manrovescio ricevuto dal brigadiere Mano di Pietra. “Non mi ha dato neppure il tempo di aprire bocca per dire che era la mia auto, e che sarebbe stato sufficiente gettarle un’occhiata per rendersi conto, ad occhio nudo, che dotarla di allarme era una presa in giro”, sbottai, senza ventilare per l’intera frase. Il tenente abbassa lo sguardo sulle scartoffie che ingombrano la sua scrivania; e l’Arma riacquista credibilità ai miei occhi (pesti), credibilità scesa vicina allo zero, già dopo la prosopopea che fuoriusciva da tutti i pori del suo Generale, mentre declamava il discorso nella celebrazione ufficiale -ne dicevamo sopra-. Credibilità poi precipitata ben sotto lo zero, a seguito di quell’incredibile esperienza. Alla presenza del comandante della Caserma, Mano di Pietra mi presenta le proprie scuse, a sentir lui con sincerità, dal profondo. Nella realtà un paio di cavoli!, gli si legge negli occhi la preoccupazione, per la lavata di capo cui il tenente l’avrebbe sottoposto. E nella sua vista si legge il rosico, da smentita che ... [segue »]
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