La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...Alla prossima foto, pure io sarei passato dal truccatore, dal costumista, dal parrucchiere (dal parrucchiere?), prima di sistemarmi dinanzi all’obiettivo, con la faccia da fesso ed il sorriso da ebete di chi non sà a quale altra faccia, a quale altro sorriso ricorrere. Io, che ne avrei avuto bisogno, per ottenere un’immagine un pò più decente, non ci ero passato, dai maghi del “look”; lei, che al contrario avrebbe tranquillamente potuto evitarli, tutti i suddetti passaggi, non avendone il minimo bisogno, se li era fatti tutti, dal primo all’ultimo. “Un tour de force di quattro ore”, mi aveva detto al telefono ridendo; le sfacchinate da modella la divertivano. Partecipe dei miei timori, aggiunse di non temere, la fotografia che m’immortalava le sarebbe piaciuta comunque; il ricordo dell’estate trascorsa insieme al mare era indelebile, e quello scambio di fotografie invernali era solo un gioco, una scusa come un’altra per tenersi in contatto. “Saltiamo su un treno ed incontriamoci a metà strada, sono i contatti che preferisco”, avevo controbattuto. Che bella telefonata, dalla cornetta filtravano la sua allegria e la mia soddisfazione, nel suscitargliela, sui fili del telefono correva la voglia di vedersi per bere menta fredda al tramonto, in riva al ... [segue »]
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