La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...Bella accarezzare, con le sue corde vocali di velluto, con la sua voce di flauto, un pezzo straordinario, “As time goes by”; atmosfere di poesia, leggere come le bollicine nei calici di spumante, si diffondevano nel locale, sospirando placidamente verso il soffitto, alla ricerca delle vette senza fine dell’umana sensibilità: merce rara, nascosta -giustamente- lassù, protetta dall’altitudine. Le bollicine zampillavano nei calici, dai tavoli sprizzavano emozioni, sotto le coppe cartoncini quadrati, ricchi di disegni e di colori, con sopra stampati i marchi delle case produttrici dei liquori. Ad accompagnare la “Tinatarner”, nell’occasione, un batterista, che con le bacchette a spazzola sfiorava le membrane dei tamburi, come se le pettinasse; l’atmosfera da poetica diventava magica, la Bella addomesticava gli aromi che vi si sprigionavano con movenze feline, improntate ad una leggiadria, ad una grazia, ad una finezza, in grado di sconfiggere le leggi della gravità: restava sospesa a mezz’aria, sollevata da terra, staccando verso le stelle. Al suono delle note di “As time goes by” la mia granitica stabilità, sin’allora inattaccabile perfino dall’alleanza di terremoti e maremoti, subì una scossa strutturale; vacillai, distaccandomi pericolosamente dallo stipite nero antracite con le striature bianche del Club, e fui sul punto di ruzzolare lungo ... [segue »]
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