La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...Uno non s’installa il Babbo Natale alle porte di casa per poi maltrattarlo. Certo che no; si sarebbe guardato dal farla, una cosa del genere, l’inquilino medio, e non avrebbe maltrattato il pacioso e tondeggiante vecchietto, con la barba bianca, il vestito rosso, instancabile alla guida della sua slitta, trainata dalle renne. Ma: un conto è parcheggiare la slitta, calare i doni dal fumaiolo, ripartire solcando i cieli alla volta del prossimo indirizzo; un altro conto è scalare le montagne, ché questo sono, oggi, gli stabili abitati dagli individui. Montagne, vulcani pronti a saltare in aria, ad eruttare senza fine lapilli, cenere, rabbia, ed incavolature senza fine. Esagero, con questi simpatici pensierini? ; sono in attesa di dire la mia, seduto in punta di sedia nell’ufficio del tenente, il mio turno non è ancora arrivato. Forse si, esagero; è che non mi viene in mente altro. Me ne stavo per i fatti miei senza fare male ad alcuno, anzi: poteva essere la sera in cui sarei riuscito, perfino, a regalare qualche scintilla di felicità, pur non essendo un babbo natale. Non vado in giro a far doni, io. E mi ritrovo, invece, nella stazione dei Carabinieri, con un cerchio alla ... [segue »]
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