Scritto da: Pino Conte

La Bella e la Notte

Capitolo: 5 - Casi della vita

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...mi hanno raggiunto, sono scesi dall’auto. I Militi mi sono ora di fianco, prima che riesca a dire una sola parola uno di essi, grande come un armadio, mi tira una sberla che mi schianta sullo sportello, spalancato, della mia vettura; ci frano sopra, e lo faccio sbattere, chiudendolo per la spinta a corpo morto. Il mio corpo, un oggetto privo di vita, sono tramortito, per il ceffone stampatomi sul viso. Gli altri due della pattuglia mi afferrano per le braccia, e mi conducono di peso verso la Gazzella, ferma con il lampeggiatore blu accesso. L’armadio manesco mi preme la testa verso il basso, per agevolare la mia salita sulla gazzella, per evitare di sbatterci il capo sul profilo; non ce ne sarebbe bisogno, penzola verso il basso di suo, dopo il colpo ricevuto dalla mano in divisa, più pesante del granito. Siamo a bordo dell’Alfa blu con le strisce rosse, tutti e quattro -i tre carabinieri ed il sottoscritto-; i servitori dello Stato non sono lontanamente sfiorati dalla verifica -semplice: tramite collegamento radio con la centrale- sui dati della mia auto, a partire dalla targa. O sulle mie generalità, che non si sono neppure sognati di chiedermi. Sono saltati ... [segue »]

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    Scritto da: Pino Conte

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    postato da , il
    Enrico sei tu? ...bello...
    Fatti vivo

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