La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...due inservienti, tutto per lui, e posto al centro della prima fila di sedie, sul palco delle Autorità. Su ogni sedia una bandierina, un tricolore da agitare febbrilmente, alle parole del Generale, da chi vi si fosse accomodato sopra -ad evidenziarne l’ inappuntabilità-.
Ricordo che il Generale era convintissimo delle frasi che declamava al microfono, lo si deduceva dall’espressione compiaciuta sul suo volto, il capo che si voltava a destra ed a manca in attesa che l’effetto eco cessasse; la corsa a sirene spiegate verso la caserma non impedisce alla mia memoria di fare il suo corso, e di spolverare le immagini adatte al mio singolare incubo, da procurato suono di allarme antifurto. Non è incubo, è realtà; arriviamo a destinazione, il portone blindato già aperto, ci stanno aspettando. “Aveva aperto un’auto, facendone scattare l’allarme”; a fare rapporto al superiore -un tenente- è il brigadiere svelto di mano, i due carabinieri semplici su un lato, io sull’altro. Ho ripreso conoscenza appieno. “Non è tutto -precisa con puntiglio il brigadiere-; nonostante la nostra presenza, di cui si era accorto, il reo insisteva nella manomissione della vettura, fingendo indifferenza, e facendo di tutto per sbrigare l’opera prima che gli fossimo addosso. L’abbiamo ... [segue »]
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