Contro Satana
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...le Sacre Scritture.
"Mi accompagni in cella?" Le chiese.
"Si, certo. Vieni, hai la cella attigua alla mia, così qualche sera potremo vederci senza essere notate" regalandole l'ennesimo sorriso complice.
Una frase che colpì Suor Ester, fu come un miracolo.
Attraversarono due lunghi corridoi prima di arrivare davanti la camera, Suor Clotilde le strinse le mani e la salutò "Ci vediamo per cena, devi solo venire in fondo al corridoio" glielo indicò, Ester annuì e la salutò.
Entrò nella cella ripetendo la sua litania sotto forma di buon augurio "Ave Maria, gratia plena, aiutami tu" la stanza, come il resto del convento, era fredda, buia e spoglia. L'arredavano solo un letto, una sedia, un comodino e una cassettiera, in un angolo vicino la finestra vi era appeso uno specchio molto piccolo, e una bacinella con dell'acqua era collocata su di un'altra sterile sedia. Si avvicinò alla piccola finestra per scrutare l'esterno del monastero, si affacciava proprio sul portone da cui era entrata. E la più bella veduta era destinata alla sua vista, immensi prati e lunghe distese di coltivazioni rendevano lo scenario meravigliosamente piacevole ai suoi occhi. Aprì la finestra per poter assaporare gli odori e la freschezza di quella ... [segue »]
dal libro "Contro Satana" di Sabina Di Gangi
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