Ketty e il problema
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...non ho figli, né nipoti. Chi toccherà le mie cose più care? Chi distruggerà il lavoro di tutta la mia vita? Sì, lo so, arriverà quella persona... forse esiste già..."
"Ma via, sei troppo amaro, lascia aperto uno spiraglio alla speranza," suggerisce il Professore.
Agostino riprende: "Giocare con le parole è un lavoro faticoso. Più che rompere pietre."
Il Professore interviene: "Verità sacrosante!"
Parla ancora Agostino: "Io voglio l'immortalità letteraria. Voglio conquistarmi l'immortalità nel mondo della Poesia. L'immortalità in paradiso, fra canti e lodi a Dio, non mi interessa. Quella la lascio ai preti e ai loro scagnozzi."
Quando esco dal Club mi sento euforico e rincuorato. Finché al mondo ci sono persone come Agostino, la vita vale la pena di essere vissuta.
È una sera di ottobre, fredda di luna; la campagna è umida e desolata mentre ritorno a casa.
*********
Il pomeriggio seguente, domenica, sono di nuovo in bici sulla strada sinuosa che porta a Zollen. C'è una casetta celeste con un cortiletto solcato dalle ombre profonde dei gelsi. Alcune galline infreddolite sono radunate nell'unico angolo soleggiato del cortile. Le galline sono stranamente immobili, non fanno neanche un piccolo movimento.
Quando oltrepasso questo punto, è come se oltrepassassi una ... [segue »]
Composto giovedì 30 novembre 2006
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