Le migliori frasi umoristiche di Paolo Broni

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Scritta da: Paolo Broni
Una famiglia a tavola. Il figlio chiede al padre "Papà, quanti tipi di tette ci sono?" Il padre, sorpreso, risponde "Beh, una donna passa tre fasi. Quando ha venti anni le sue tette sono come meloni: rotonde e dure. Quando ne ha trenta o quaranta sono come pere, un po' pendenti ma ancora belle. Quando ha passato i cinquanta sono come cipolle." "Perché come cipolle?" "Perché quando le vedi ti viene da piangere."
La madre e la figlia sono infuriate. La figlia allora chiede: "Mamma, quanti tipi di cazzo ci sono?" E la madre risponde: "Anche gli uomini passano tre fasi. Quando hanno venti anni il loro cazzo è come una quercia: robusto e bello rigido. Quando ne hanno trenta o quaranta diventa come un salice, flessibile ma ancora affidabile. Quando passano i cinquanta diventa come un albero di Natale." "Perché un albero di Natale?" "Perché è secco dalla radice in su e le palle servono solo come decorazione."
Paolo Broni
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    Scritta da: Paolo Broni
    Un razzista entra in un bar affollato. Si guarda intorno e vede un uomo di colore seduto in un angolo. Allora si alza e dice "Pago da bere a tutti, tranne che a quel negro laggiù". Tutti esultano e si affollano al bancone, ma quando il razzista paga l'ultima birra l'uomo di colore alza il pollice e con un'aria soddisfatta fa "Grazie, amico!"
    La sera dopo il razzista torna nello stesso bar, si guarda attorno e vede lo stesso uomo di colore seduto in un angolo. Di nuovo si alza e dice "Offro da bere a tutti, tranne che a quel negro laggiù". Tutti si alzano gli fanno i complimenti e vanno a bere gratis, e di nuovo, alla fine l'uomo di colore dice con aria molto soddisfatta "Grazie, amico!" Il razzista si gratta la testa e dice al barista: "Come mai quel negro mi ringrazia quando è l'unica persona a cui non ho pagato da bere?"
    E il barista: "Lui è il padrone del bar."
    Paolo Broni
    Composta mercoledì 10 giugno 2015
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      Scritta da: Paolo Broni
      Alfonso, 75 anni, va dal medico per un'analisi dello sperma. Il medico gli dà un flacone e gli dice di tornare il giorno dopo per l'analisi.
      Il giorno dopo Alfonso torna e dà al medico il flacone vuoto, poi gli spiega:
      - Vede dottore, io ci ho provato... ho provato con la mano destra, niente, con quella sinistra, ancora niente. Allora ho chiesto l'aiuto di mia moglie, lei ha provato con la mano destra, poi con la mano sinistra, niente. Ha provato con la bocca, con i denti, senza i denti. Sempre niente.
      Allora abbiamo chiesto aiuto alla nostra vicina, e anche lei ci ha provato con la destra, poi con la sinistra, poi con la bocca, con i denti, senza i denti, ma non ci siamo riusciti.
      - Avete chiesto aiuto anche alla vicina?
      . Si. Ma non c'è stato niente da fare: questo flacone non siamo stati capaci di aprirlo in nessun modo.
      Paolo Broni
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        Scritta da: Paolo Broni
        Due amici parlano delle diverse maniere di fare l'amore:
        - Hai mai provato il sesso alla rodeo?
        - Sesso alla rodeo? No... com'è?
        - Ti metti sopra a tua moglie, la carezzi, e poi le dici in un orecchio: "Il tuo profumo è uguale a quello della mia segretaria."
        - E poi?
        - E poi cerchi di restare sopra di lei per 5 secondi.
        Paolo Broni
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          Scritta da: Paolo Broni
          - Caro, e se me ne andassi?
          - Non oso neanche pensarlo.
          - Allora, mi ami?
          - Tutte le volte che ne avrò l'occasione.
          - Ma mi picchierai?
          - Mai e poi mai.
          - Mi trovi bella?
          - Molto.
          - Mi hai mai tradita?
          - Che domanda stupida! Ovviamente no.
          - Insomma, sono bella per te?
          - Sì.
          - Caro!

          Adesso leggi all'inverso.
          Paolo Broni
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            Scritta da: Paolo Broni
            Bestialità in tribunale:

            D: Cosa ha rilevato nel prelievo vaginale?
            R: Ho rilevato tracce di sperma.
            D: Sperma maschile?
            R: È il solo sperma che conosca.

            D: Siete andata a letto con lui a New York?
            R: Mi rifiuto di rispondere.
            D: Siete andata a letto con lui a Chicago?
            R: Mi rifiuto di rispondere.
            D: Siete andata a letto con lui a San Francisco?
            R: No.

            D: Quand'è il suo compleanno?
            R: Il 15 luglio.
            D: Di quale anno?
            R: Di tutti gli anni.

            D: Al momento dell'impatto eravate dentro a..?
            R:: Una maglietta Gucci e delle scarpe Reebok

            D: Allora, questa malattia colpisce la sua memoria?
            R: Sì.
            D: In che modo la colpisce?
            R: Dimentico le cose.
            D: Dimentica le cose.... Mi può dare un esempio di qualcosa che ha dimenticato?

            D: Quale fu la prima cosa che suo marito le disse quando si svegliò, quella mattina?
            R: Disse: "Buon giorno, Cathy"
            D: E perché questa cosa la fece arrabbiare?
            R: Mi chiamo Susan.

            D: Dove è avvenuto l'incidente?
            R: Circa al chilometro 499.
            D: E dove si trova il chilometro 499?
            R: Di solito tra il chilometro 498 e il chilometro 500.

            D: La sua figlia più giovane, quella di 20 anni, che età ha?

            D: Lei era presente, quando fu fatta questa sua foto?

            D: Fu lei o il suo fratello più giovane ad essere ucciso in guerra?

            D: E poi lei fu ucciso?

            D: A quale distanza erano i veicoli al momento della collisione?

            D: Lei è rimasto lì fino a che non è partito, esatto?

            D: Lei, quante volte si è suicidato?

            D: Dottore, quante autopsie ha effettuato su dei morti?
            R: Tutte le mie autopsie sono state effettuate su dei morti.

            D: Tutte le sue risposte devono essere orali. Quali scuole ha frequentato?
            R: Orali.

            D: Si ricorda a quale ora ha esaminato il corpo?
            R: L'autopsia è cominciata verso le 20:30.
            D: E a quell'ora il sig. Dennington era morto?
            R: No. Stava seduto sul tavolo operatorio e si stava chiedendo perché gli facessi l'autopsia.

            D: Dottore, prima di fare l'autopsia ha verificato il polso?
            R: No.
            D: Ha verificato la pressione sanguigna?
            R: No.
            D: Ha verificato se respirava?
            R: No.
            D: Allora, è possibile che fosse ancora vivo quando ha iniziato l'autopsia?
            R: No.
            D: Come ne può essere certo?
            R: Perché il suo cervello era nel mio ufficio dentro un vaso.
            D: Ma il paziente non poteva essere ugualmente ancora in vita?
            R: In effetti era possibile che fosse ancora in vita e facesse l'avvocato da qualche parte.
            Paolo Broni
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