Scritta da: Silvana Stremiz
in Umorismo (Barzellette)
Un tipo al parco mi ha chiesto un limone. E io gli ho detto: "Simpaticissimo, cosa te ne fai di un limone?" E lui: "Sai, devo farmi una pera... " E io: "Ma cosa sei un mago?"
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Un tipo al parco mi ha chiesto un limone. E io gli ho detto: "Simpaticissimo, cosa te ne fai di un limone?" E lui: "Sai, devo farmi una pera... " E io: "Ma cosa sei un mago?"
Una donna spesso riceve il suo amante in casa durante la giornata quando il marito è a lavorare, senza sapere che il figlioletto di 9 anni si nasconde nell'armadio. Un giorno il marito rientra improvvisamente e la donna nasconde l'amante nell'armadio con il bimbetto. Il piccolo dice: "Com'è buio qua dentro! "
E l'uomo, preso alla sprovvista: "Eh, sì... "
Bimbetto: "Io ho una mazza da baseball! "
L'uomo: "Bene, che bello... "
Bimbetto: "Vorresti comprarla? "
L'uomo: "No, grazie. "
Bimbetto: "Lì fuori c'è il mio papà... "
L'uomo: "Ok, quanto vuoi per la tua mazza da baseball? "
Bimbetto: "750 euro"
Qualche giorno dopo il bimbetto si ritrova nuovamente nell'armadio con l'amante della madre.
Di nuovo, dice: "Com'è buio qua dentro! "
E l'uomo: "Eh, sì... "
Bimbetto: "Io ho un guanto da baseball! "
L'uomo, memore della volta prima, chiede subito: "Quanto vuoi per il guanto? " Bimbetto: "250 euro"
L'uomo: "Va bene... !"
Giorni dopo il padre dice al bimbetto: "Prendi il tuo guanto e la tua mazza che andiamo al parco a fare qualche lancio! " E il bimbetto: "Non li ho più, li ho venduti! "
Il padre: "Come li hai venduti? E quanto ti sei fatto dare? !"
Il Bimbetto, tutto fiero: "Mille euro! "
Il padre: "Ah, quello che hai fatto non è bello! Non si vendono le proprie cose per un prezzo così alto agli amici. È molto più di quello che li ho pagati io quando te li ho regalati! Ora andremo insieme in chiesa e ti confesserai"
Vanno in chiesa e il padre accompagna il bimbetto al confessionale, lo fa entrare e gli chiude la porticina. Subito il piccolo dice: "Com'è buio qua dentro! "
E il prete: "Non ricominciamo, eh!... "
Un passeggero nel taxi tocca la spalla del tassista per chiedergli qualcosa. Il tassista fa un grido strepitoso, perde il controllo della vettura, manca per poco un pullman, sbatte contro un marciapiede e si ferma a pochi centimetri da una vetrina. Ci sono un paio di secondi di silenzio totale, e poi il tassista dice: "la prego non lo faccia mai più. Mi ha spaventato a morte!" Il passeggero si scusa e dice:
"non immaginavo che lei si sarebbe spaventato così semplicemente toccandole una spalla!" "Vabbè non è proprio colpa sua, ma oggi è il mio primo giorno di lavoro come tassista e sa, negli ultimi 25 anni guidavo un carro funebre".
L'onorevole durante il comizio: "cittadini, voi sapete che i miei oppositori parlano male di me. Eppure vi assicuro che da queste tasche non è mai passato denaro illecito"... Voce dal fondo della piazza: "vestito nuovo, eh?"
Una professoressa severissima di Italiano interroga un alunno da lei odiato da diversi anni. Dopo l'interrogazione fa un paio di domande al povero studente:
- Mi dica Farazzi. La trova accademicamente interessante questa classe?
- Sì, assolutamente.
- E perché la trova interessante? Forse perché è piena di studenti in gamba, Farazzi?
- Esattamente professoressa.
- E allora, Farazzi, mi può spiegare perché un idiota come lei sta ancora qui dentro?
- Perché così le faccio compagnia, professoressa!
Due pipistrelli a testa in giù:
-Quando è stata la tua giornata più brutta?
-Quando ho avuto la diarrea.
Un marine in Iraq riceve un giorno, una lettera dalla sua fidanzata. La lettera dice:
- Caro Johnny, la nostra relazione non può più continuare. La distanza che ci separa è troppo grande. Ti confesso che da quando sei partito ti ho già tradito due volte. Mi dispiace. Per favore rimandami la foto che ti avevo spedito. Mary.
Il soldato ci resta malissimo. Chiede ai compagni di regalargli una foto delle loro fidanzate, mogli, sorelle, cugine o amiche. Riceve 57 fotografie. Le mette tutte in una busta assieme a quella di Mary, poi aggiunge un biglietto:
- Cara Mary, scusa ma non riesco a ricordarmi chi sei. Per piacere togli la tua foto dal mazzo e rimandami le altre. Johnny.
Un anziano fedele si reca in Chiesa per confessarsi. Il confessionale è libero, si inginocchia e comincia a parlare...
- Padre, mi ascolti,... io ho molto peccato...
- Dimmi figliolo, che cosa hai fatto?
- Sa, quando c'era la guerra ho tenuto nascosto in casa un ebreo...
- Ma via! E questo sarebbe un peccato? Ma è un'azione meritoria della massima ammirazione. Tu gli hai salvato la vita!
- Beh, sì, padre... questo è vero, però io gli ho chiesto dei soldi...
- Questo non è bene, figliolo... e, dimmi, quanto gli hai chiesto?
- Centomila lire al giorno...
- Accipicchia! Questo macchia un po' la tua buona azione! Ma, d'altronde, resta il fatto che gli hai salvato la vita... Vai in pace, figliolo, io non ho nulla da cui assolverti!
Il fedele si alza, fa qualche passo ma poi si rigira e ritorna al confessionale:
- Padre, che pensa: è il caso che glielo dica che la guerra è finita?
Un uomo aveva un membro di 40 cm. Un membro di questa misura è più un impiccio che altro, per cui l'uomo decise di farselo accorciare, ma tutti i chirurghi a cui si rivolse gli proposero delle soluzioni che per un motivo o per un altro non gli andavano bene. Cerca allora tra i guaritori, ancora invano, ma da uno di essi viene a sapere che c'era uno stregone che poteva fare al caso suo. Allora va da lui e gli spiega di cosa ha bisogno, ma lo stregone gli risponde "Mi dispiace, ma io faccio esattamente l'opposto, cioè lo faccio allungare, ma non disperare, nello stagno qui dietro c'è una rana magica. Se tu le fai una domanda e lei risponde di si ti si allunga di 5 centimetri, ma se ti risponde di no, ti si accorcia di 5 centimetri, quindi basta che tu le faccia delle domande a cui risponda di no!"
L'uomo allora va allo stagno e chiede alla rana "Bella ranocchia, mi vuoi sposare?" "No!" rispose la rana, e il membro dell'uomo si accorciò di 5 centimetri.
"Bene!" pensò l'uomo e chiese ancora: "Bella ranocchia, ripensaci, mi vuoi sposare?" "No!", rispose la ranocchia, e il membro dell'uomo si accorciò di altri 5 centimetri.
Ormai andava quasi bene, ma tanto per stare sul sicuro chiese ancora: "Bella ranocchia, te lo chiedo per l'ultima volta, mi vuoi sposare?"
"Ma come te lo devo dire? No, no, no, no e poi no!"
Nel rifugio dei vampiri è l'ora del ritorno dalla caccia e lentamente iniziano a rientrare tutti. Ne arriva uno che ha ancora un filo di sangue che gli cola dal bordo della bocca.
"Hai fatto buona caccia?" chiedono i compagni e lui, invitandoli ad avvicinarsi alla finestra dice: "Vedete quel convento in fondo alla vallata?"
E tutti rispondono: "Sì!"
"Era pieno di suore, me le sono succhiate tutte."
Nello sbigottimento generale arriva un altro vampiro con la bocca completamente insanguinata. "È andata bene anche a te, stasera!" esclamano i compagni.
Anch'egli li invita alla finestra e dice: "Vedete quell'abbazia sulla cima della collina?"
"Sì, la vediamo."
"C'erano cento frati li ho seccati tutti."
Si alza un brusio di invidia che viene interrotto dall'arrivo di un altro vampiro con la faccia completamente coperta dal sangue, le ali inzuppate.
"Per te è sicuramente andata ancora meglio, racconta!"
Anch'egli chiama i compagni alla finestra e dice: "Vedete quel campanile in mezzo al paese?"
"Certo, lo vediamo."
"Beh, io non l'ho visto!"