"Salve, mi dia delle pallottole per uccidere chi è andato a letto con mia moglie".
"Mi dispiace, adesso provo a telefonare in fabbrica, qua ne ho solo 2 scatole".
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"Salve, mi dia delle pallottole per uccidere chi è andato a letto con mia moglie".
"Mi dispiace, adesso provo a telefonare in fabbrica, qua ne ho solo 2 scatole".
Un bambino va dal padre e dice: "Papà cos'è la politica?" Il padre ci pensa e poi dice: "Guarda te lo spiego con un esempio: io che lavoro e porto a casa i soldi sono il capitalista, tua madre che li amministra è il governo, la donna delle pulizie è la classe operaia, tu che ormai hai qualche voce in capitolo sei il popolo, tua sorella che è appena nata è il futuro". Il bambino va a dormire, ma alle due di notte la sorella comincia a piangere; il bambino va a cercare qualcuno. Va dal padre ma non lo trova, va dalla madre la quale lo manda via perché ha sonno, va dalla donna delle pulizie e la trova a letto col padre e allora torna dalla sorella e le dice: "Guarda ho proprio capito cos'è la politica:" i capitalisti usano la classe operaia, il governo dorme, il popolo non lo ascolta nessuno e il futuro sta nella cacca".
La donna nella vita ha bisogno di 4 animali: una jaguar nel garage, una tigre nel letto, un visone sulle spalle e un asino che paghi!
Nel rifugio dei vampiri è l'ora del ritorno dalla caccia e lentamente iniziano a rientrare tutti. Ne arriva uno che ha ancora un filo di sangue che gli cola dal bordo della bocca.
"Hai fatto buona caccia?" chiedono i compagni e lui, invitandoli ad avvicinarsi alla finestra dice: "Vedete quel convento in fondo alla vallata?"
E tutti rispondono: "Sì!"
"Era pieno di suore, me le sono succhiate tutte."
Nello sbigottimento generale arriva un altro vampiro con la bocca completamente insanguinata. "È andata bene anche a te, stasera!" esclamano i compagni.
Anch'egli li invita alla finestra e dice: "Vedete quell'abbazia sulla cima della collina?"
"Sì, la vediamo."
"C'erano cento frati li ho seccati tutti."
Si alza un brusio di invidia che viene interrotto dall'arrivo di un altro vampiro con la faccia completamente coperta dal sangue, le ali inzuppate.
"Per te è sicuramente andata ancora meglio, racconta!"
Anch'egli chiama i compagni alla finestra e dice: "Vedete quel campanile in mezzo al paese?"
"Certo, lo vediamo."
"Beh, io non l'ho visto!"
Due pecore si guardano... Si guardano... Si guardano... Si guardano...Si guardano... Si guardano... Si guardano...Si guardano... Si guardano... Si guardano...Si guardano... Si guardano... Si guardano.... Dopo un po' una dice all'altra: Beeeh?
Un uomo nero a cavallo, con la spada e una Z sul mantello nero arriva alla caserma dei carabinieri e consegna un malvivente. E il carabiniere di guardia: "Grazie, Zuperman!".
Due fidanzatini, mano nella mano passeggiano nei prati, felici ma taciturni. Improvvisamente lei:-Amore a che cosa pensi?
-A quello che pensi tu cara.
-Sei il solito porco!!
Se fossi un pittore ti dipingerei, se fossi cantautore ti canterei, se fossi scultore ti scolpirei. Ma sai sono solo un trombettista...
Dante, Petrarca e Boccaccio vanno in un'osteria. Dopo varie trincate, donnacce ed abbondante libagione Dante sente impellente il richiamo della natura. Va al bagno a defecare e poi, orgoglioso della propria creazione lascia una scritta per i posteri: "In questo posto che di merda è asilo, ho fatto uno stronzo di almeno un chilo. Dante Alighieri".
Dopo un po'anche Petrarca sente il bisogno d'assentarsi. Giunto al luogo ameno legge la frase del collega e, punto nell'orgoglio, si sforza il più possibile per essere in grado anch'egli di lasciare ai posteri un verso degno della propria grandezza: "Per non essere di meno alle rime tue, ho fatto uno stronzo che ne pesa due! Petrarca".
Passa un po' di tempo ed anche Boccaccio sente un certo stimolo. Giunto ai servizi legge i versi dei propri compari ed impallidisce. Possibile? Si mette d'impegno ma per quanto si sforzi non riesce a produrre più che qualche stronzetto. Si decide comunque a lasciare anch'egli il proprio contributo letterario: "Per fare stronzi di sìtale peso, bisogna per lo meno aver il culo offeso. Boccaccio".
Prima e dopo
Prima delle nozze:
Lei: Ciao!
Lui: Finalmente! Da quanto tempo aspettavo questo momento!
Lei: Vuoi che vada via?
Lui: no! Come ti viene in mente? Solo a pensarci, rabbrividisco!
Lei: Mi ami?
Lui: Certamente! A tutte le ore del giorno e della notte!
Lei: Mi hai mai tradito?
Lui: no! Mai! Perché me lo chiedi?
Lei: Vuoi baciarmi?
Lui: Sì, ogni volta che ne ho l'occasione!
Lei: Saresti mai capace di picchiarmi?
Lui: Sei impazzita? Lo sai come sono io!
Lei: Posso fidarmi di te?
Lui: Sì!
Lei: Tesoro...
Sette anni dopo le nozze:
Basta leggere il testo dal basso in alto.