Barzellette


Scritta da: Fausto Feltrinelli
in Umorismo (Barzellette)
Una anziana pensionata abitava al terzo piano in via Filzi a Milano, per far quadrare il bilancio della sola misera pensione, nei vasi sul poggiolo aveva piantato dei cavoli invece dei fiori, una mattina annaffiandoli gli cadde dell'acqua sul marciapiedi sottostante, e subito salirono due guardie municipali per la contravvenzione, ma appena aperta la porta e notando gli intervenuti lei meravigliata asclamò: Non avrei mai immaginato che annaffiando i cavoli venissero su i vigili!
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    Scritta da: Fausto Feltrinelli
    in Umorismo (Barzellette)
    Due amici romani si rincontrano dopo 20 anni; Ciao Mario, dove sei stato tutto questo tempo? Purtroppo non trovando lavoro quì a Roma sono andato in America, e là, dopo aver fatto il pizzaiolo mi sono comperato un ristorante diventando un cuoco tra i migliori, pensa che ho inventato una zuppa di tartaruga che per gustarla avevo sempre il locale pieno, così mi sono arricchito ed ora mi sono ritirato quì ai Parioli in pensione. Se questa sera mi vieni a trovare te lo faccio assaggiare. Alla sera i due scendono in cortile e prendono una grossa tartaruga per farne la zuppa, il cuoco con le dita estrae la testa dell'animale per tagliargli la testa senza però riuscirci, il romano gli prende la tartaruga dalla mani, gli infila un dito nel retro e questa estrae la testa e viene così uccisa e cucinata. Dopo aver gustato il tutto verso mezzanotte il romano saluta per accomiatarsi, a quel punto il cuoco gli chiede: come hai fatto ad imparare così bene ad uccidere le tartarughe? Devi pensare che mentre tu eri in America io quì a Roma ho fatto per 10 anni il maggiordomo ad Andreotti, e tutte le mattine dovevo mettergli la cravatta...
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      Scritta da: Fausto Feltrinelli
      in Umorismo (Barzellette)
      Due amici veneti si reincontrano dopo 20 anni.
      Ciao Toni come vato? Ie venti anni che no te vedo. E si anca mi. Sato go trovà un lavoro! Cosa ti ga trovà un levoro mona? Si caro, e mi son anche sposà! Cosa ti se sposà mona? Si e go avu una fiola sato. Ti ga avu una fiola mona? Si caro. E dimme, come l'ato chiamaa? L'ho chiamaa Si figa. Cosa? Perché Sifiga? Volevo chiamarla Si mona ma el me pareva tropo dialettale!
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Umorismo (Barzellette)
        Pierino, torna dalla scuola, un po' preoccupato, incontra il papà che stava uscendo che vedendolo un po' strano chiede: cosa ti è successo? Papà la maestra mi ha dato un tema su termini che non conosco, spiegami che cosa significano.
        Potere politico, potere economico, potere sindacale, subito fatto, tua madre per esempio è il potere politico, a lei tutte le decisioni importanti, io sono il potere economico, perché porto a casa i soldi, la nostra colf è il potere sindacale e tu sei il popolo. Hai capito? Si risponde Pierino e all'indomani ha svolto il suo tema. Complimenti, dice la maestra, l'unico che ha capito il tema è proprio Pierino, ora ve lo leggo: quando il potere politico dorme, e il potere economico monta il potere sindacale il popolo può andare a cagare.
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          Scritta da: Lucio Dusso
          in Umorismo (Barzellette)
          Una zebra approda in una fattoria italiana e inizia un giro di visite per conoscere la realtà europea. E così, girando nei campi, incontra tutti gli animali della fattoria e si presenta.
          - Piacere sono la zebra e vengo dall'Africa, e tu chi sei, che fai?
          - Piacere, io sono il maiale, mangio e bevo e il mio padrone alla fine mi usa per fare prosciutti e salami.
          - Piacere, io sono la mucca, il mio padrone mi munge e io gli dò il latte.
          - Piacere nostro, siamo le galline, mangiamo e beviamo e diamo le uova al nostro padrone.
          - Piacere sono il cavallo, mangio e bevo e tiro il carro per il mio padrone.
          Poi la zebra vede un animale tutto solo, chiuso e legato in una stalla e così gli si avvicina.
          - Piacere sono la zebra e vengo dall'Africa, tu chi sei, cosa fai?
          - Piacere mio zebra, io sono il toro, mangio e bevo...
          - Ma tu, non sai fare nulla? Per questo sei solo e legato in questa stalla?
          E il toro:
          - Ahoo, capace a far nulla? Togliti il pigiama che ti faccio vedere io...
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Umorismo (Barzellette)
            Un professore di matematica di circa 60 anni, conosce una ragazza di 20 e innammorato scrive alla moglie: cara perdonami, ma di fronte a 20 anni sai che non mi son potuto contenere. La moglie più o meno della stessa età ma molto giovanile, risponde: amore io è un po' che non mi contengo col mio istruttore di nuoto, anche lui ventenne, ma fatti i dovuti conti il 60 è difficile che entri nel 20, ma il 20 nel 60 c'entra tre volte.
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