Tre indiani fumano il calumet della pace seduti nel loro tepee. Il primo dice "Ugh!" e passa il calumet al secondo. Il secondo tira una boccata, poi dice "Ugh!" e passa il calumet al terzo. Il terzo indiano tira una boccata, poi dice "Ugh! Ugh!". E il primo "Eh, no! Adesso non cambiamo discorso!".
Una bionda spettacolosa, con una minigonna microscopica sale sull'autobus attraendo lo sguardo di tutti gli uomini che ci sono nelle vicinanze. Una signora dice a suo marito: "Non è vergognoso il modo con cui tutti gli uomini guardano il sedere di quella bionda che è salita sull'autobus?" E il marito: "Quale autobus?"
Un tizio dice ad un altro: "Hai una banana nell'orecchio!" "Che cosa?" "Hai una banana nell'orecchio!" "Che cosa?" "hai una banana nell'orecchio!" "Parla più forte: ho una banana nell'orecchio."
Una signora entra in farmacia: - "Vorrei dell'acido acetilsalicilico per favore." - "Volete dire dell'aspirina?" - "Ecco cos'era! Non mi veniva il nome..."
Questa è la storia di due gemelli, Roberto e Riccardo. Roberto era proprietario di una vecchia barca che, per coincidenza, affondò nello stesso giorno in cui morì la moglie di Riccardo. Alcuni giorni dopo una vecchia signora vide Roberto e, scambiandolo per Riccardo, gli fece le sue condoglianze: "Ho sentito della sua perdita. Deve essere stato terribile. Immagino che lei si senta a terra..." "Beh, tutto sommato sono contento di essermene sbarazzato. Tanto per cominciare era un vecchio rottame che puzzava di pesce marcio. Perdeva continuamente acqua, aveva un buco di dietro e uno ancora più grande davanti. Tutte le volte che la usavo il buco davanti diventava sempre più grande e lei si ammollava in una maniera disgustosa. Si è definitivamente rovinata quando l'ho affittata a quattro tizi che cercavano qualcosa per divertirsi. Glielo avevo detto che ormai non era più buona a niente, ma loro l'hanno voluta prendere lo stesso. Quei cretini hanno cercato di usarla tutti e quattro insieme e ovviamente si è spaccata nel mezzo." La vecchia signora sviene.
Personaggi: - il pensatore - la femmina dell'ippopotamo
La scena si svolge in un luogo dove possano incontrarsi un pensatore e la femmina dell'ippopotamo; che ne so io, in un salone d'albergo, alle foci del Nilo o in simili posti. All'alzarsi del sipario il pensatore pensa ad alta voce.
Il pensatore pensando: L'ippopotamo è un animale completamente inutile nel creato
Un lombrico vede un altro lombrico a qualche centimetro da lui e gli dice: "Salve! Che bella giornata! Pensi che venga a piovere? Hai per caso visto degli uccelli, sai, non vorrei essere mangiato! Beh, che c'è? Come mai non dici nulla?" "Cretino! Stai parlando con la tua coda!"
Un uomo aveva un membro di 40 cm. Un membro di questa misura è più un impiccio che altro, per cui l'uomo decise di farselo accorciare, ma tutti i chirurghi a cui si rivolse gli proposero delle soluzioni che per un motivo o per un altro non gli andavano bene. Cerca allora tra i guaritori, ancora invano, ma da uno di essi viene a sapere che c'era uno stregone che poteva fare al caso suo. Allora va da lui e gli spiega di cosa ha bisogno, ma lo stregone gli risponde "Mi dispiace, ma io faccio esattamente l'opposto, cioè lo faccio allungare, ma non disperare, nello stagno qui dietro c'è una rana magica. Se tu le fai una domanda e lei risponde di si ti si allunga di 5 centimetri, ma se ti risponde di no, ti si accorcia di 5 centimetri, quindi basta che tu le faccia delle domande a cui risponda di no!" L'uomo allora va allo stagno e chiede alla rana "Bella ranocchia, mi vuoi sposare?" "No!" rispose la rana, e il membro dell'uomo si accorciò di 5 centimetri. "Bene!" pensò l'uomo e chiese ancora: "Bella ranocchia, ripensaci, mi vuoi sposare?" "No!", rispose la ranocchia, e il membro dell'uomo si accorciò di altri 5 centimetri. Ormai andava quasi bene, ma tanto per stare sul sicuro chiese ancora: "Bella ranocchia, te lo chiedo per l'ultima volta, mi vuoi sposare?" "Ma come te lo devo dire? No, no, no, no e poi no!"
Un giorno Riccardo Cuor di Leone stava partendo per le crociate e fece chiamare il suo miglior amico. Quando arrivò gli disse "Sto andando in guerra e mi potrebbe succedere qualsiasi cosa, per cui ti affido la chiave della cintura di castità della regina. Conservala accuratamente". "Non dubitare, mio signore, la terrò sempre con me!" Riccardo Cuor di Leone allora salì a cavallo e partì alla testa del suo esercito. Dopo qualche chilometro un cavaliere al galoppo li raggiunse: era il miglior amico di Riccardo che gli disse tutto trafelato: "Mio signore, mio signore! Fermati! Mi hai dato la chiave sbagliata!"