L'alunno C. nel cercare di calciare un gesso alla compagna B. fa partire una scarpa che sfonda il vetro al di sopra della porta e si giustifica dicendo "questa classe cade a pezzi"!
Alla mia richiesta di visionare i compiti assegnati per le vacanze Graziano V. mostra la foto di una ragazza dicendo che ha avuto altro da fare nella pausa estiva.
Dopo aver richiamato Antonio S. perché parlava durante la lezione gli alunni mi accusano di maleducazione per aver interrotto una conversazione importante. Pretendo provvedimenti.
L'alunno L. F. alla domanda "Dov'è il tuo tema descrittivo sulla tua casa?" risponde "Prof. Non ho una casa, ma vivo da solo sotto un ponte". Chiedo seri provvedimenti.
Oggi si è superato il limite! L'alunno F. C., non si sa come, è riuscito a salire sul tetto armato di megafono ed ha incominciato ad urlare, servendosi del megafono, "qui dentro c'è un morto! É stato ucciso dai professori". Poi ha iniziato ad urlare questo motto con cori da stadio: "Il morto ce l'ha corto, il morto ce l'ha corto, il morto ce l'ha corto!". Poi ha iniziato a ruttare come uno scaricatore di porto, attirando parecchia gente. Addirittura ha minacciato di buttarsi giù dal tetto. Abbiamo dovuto chiamare i carabinieri e la polizia. Chiedo espulsione dalla scuola e chiedo che l'alunno sia mandato in un riformatorio.
L'alunno S. si mette a cavalcare la sedia simulando un rapporto sessuale e quando mi avvicino per farlo smettere inizia a insultarmi perché dice che ho questi pregiudizi solo perché non ho mai provato.
Gli alunni Francesco U. e M. B. sono stati trovati in bagno con un banchetto fatto di legno con un piccolo sgabello smontabile mentre cercavano di vendere tavole già completate di architettura, sigarette, temi già fatti, merendine (scadute), bigliettini di quasi tutte le materie per i compiti ed altre mercanzie. Non sono riuscita a prenderli con la merce quindi non ho prove contro di loro.