L'alunno M. Si cimenta nel lancio del peso scagliando l'alunno F. fuori dalla classe; dopo essere stato sospeso viene riammesso alle lezioni grazie ad un'amnistia per meriti sportivi.
L'alunno C. dopo aver ricevuto svariati no dalla professoressa, per poter andare in bagno minaccia "io m'accascio a terra professore". E così dicendo si butta per terra e rimane sdraiato tutta l'ora.
Al ritorno sui banchi di scuola l'alunno N. S. alla domanda: "hai svolto i compiti assegnati per le vacanze?" Risponde: "no professore in quanto ho professato la vittoria del campionato del mondo di calcio in tutte le Piazze d'Italia come affermò il ct azzurro Marcello Lippi, e per ritornare a scuola ho tralasciato le Piazze della Valle D'Aosta". Chiedo seri provvedimenti.
Alla mia ennesima richiesta di smetterla, l'alunno K. C mi risponde "vecchia, se non stai zitta metto la testa nel c**o a tua madre!" Chiedo seri provvedimenti.
L'alunno E. continua a ripetermi che nel nostro Paese di campagna sopra una collina c'è nascosto il Partenone... l'intelligenza di questo ragazzo non ha limiti.
Gli alunni L. B., G. B., F. M. e L. C. vengono allontanati dalla classe perché disturbano la lezione. 10 minuti dopo entra in classe con addosso solo anfibi e mutande di pelle con un prosciutto in mano che scagliano contro la lavagna. Richiesta sospensione.
Gli alunni L. B. e L. C. entra in classe vestiti da talebani gridando "w Allah, Allah è grande, Maometto è suo profeta". Dopo la scenata incominciano a smitragliarmi contro con un fucile da soft air offendendo la moralità di mia madre. Richiesta sospensione.
L'alunno L. B. durante l'interrogazione di Italiano imita il comico Baz dicendomi più volte che mi posso ammalare, aggravarmi e morire. Richiesto colloquio con i genitori.
Al mio ingresso in classe gli alunni si comportano come se fossero al bar. Alla mia richiesta ironica se volessero un giornale per avere più argomenti da discutere, mi rispondono testuali parole: "professore ma stiamo parlando di sesso... siccome è un argomento un po' delicato perché non andate fuori?" Chiedo al preside che questa classe sia tolta dal mio orario di lavoro.
All'entrata della vicepreside in classe, l'alunno M. G. grida più volte ai compagni "forza, cavalieri, massacrate quel mostro!". La vicepreside indignata lo minaccia di far chiamare i suoi genitori, e lui per tutta risposta finge di combattere contro il "mostro" usando come scudo il registro e come spada una forbice, che secondo lui sarebbe invincibile poiché intinta nel sangue di drago. Chiedo l'intervento del consiglio di classe e l'allontanamento dell'alunno per giorni 2 dall'istituto.