L'alunno L. B. sostiene di essere la reincarnazione del boia al servizio di Luigi XVI e tenta di uccidermi con svariate tecniche.
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L'alunno L. B. sostiene di essere la reincarnazione del boia al servizio di Luigi XVI e tenta di uccidermi con svariate tecniche.
L'alunno L. B., non si sà come, entra in classe a cavallo e ferma la bestia allacciandola alla porta.
Durante l'ora di religione l'alunna Nancy R. insiste col ritenere che il fidanzato dell'alunna Assunta F., denominata dai compagni Assuntina contro la sua volontà, sia un drogato, un ladro ed un clandestino e che viene tutti i giorni fuori la scuola a farle serenate. Vorrei sottolineare che l'alunna Assunta F. è mia nipote, e ritiene che il tutto sia falso. Chiedo l'intervento di uno psicologo per l'alunna Nancy R., in quanto la ritengo molto confusa.
L'alunna Chiara A. Arriva alle ore 8.55 e svuota la sua borsa, piena di cosmetici ed accessori, sul banco, perché non ha fatto in tempo a vestirsi, data la "notte di passione", parole sue, avuta con il fidanzato. Non contenta del disturbo già dato, domanda alla compagna di banco quale cintura sarebbe meglio indossare.
Siccome non è la prima volta che si verificano atteggiamenti del genere, chiedo colloquio con i genitori.
Le alunne G., E., C. e V. dopo aver simulato il suono della campanella, prendono tutte le loro cose ed escono senza dirmi nulla, nonostante manchi ancora mezz'ora alla fine dell'ora.
Distinti Saluti.
Nonostante le mie grida, gli alunni mi ignorano, continuando il loro dibattito su "Amici di Maria De Filippi". A quanto pare il dibattito si è concluso con la vittoria della squadra bianca e 17 voti a favore di una certa signorina Susy, 3 a favore di Marco e 8 per qualsiasi napoletano che partecipa al programma.
Concludendo, come devo fare per poter far capire anche un po' di fisica quantistica a questi ragazzi?
Gli alunni conducono un ostinato sciopero della parola, rifiutandosi di rispondere a saluti, appello, interrogazioni e domande di qualsiasi genere. Sono richiesti provvedimenti.
Gli alunni Mattia A., Roberta S., Mario V. e Chiara A. passeggiano per la classe come fossero in piazza. Alla mia domanda ironica "Se volete chiamo il bar e vi faccio portare il caffe" la risposta è stata "A me macchiato!"
Gli alunni Mario C. Thomas P. e Luigi F., nonostante i miei continui richiami, continuano a fare flessioni durante l'ore di chimica, chiedendomi, con modi rozzi e volgari tra l'altro, di star zitta e farli lavorare in pace.
Durante la lettura dell'VIII canto della "Divina commedia" di Dante Alighieri, la classe prende le borse e va via, silenziosa come non mai. Chiedo che tutti gli alunni siano accompagnati dai propri genitori.