A 5 minuti dal mio arrivo in classe gli alunni escono dalla stanza ritenendo che io puzzo. Chiedo sospensione di giorni 5 per tutti gli alunni, eccetto che per Giulia B. e Giada F. che sono rimaste a farmi compagnia.
Durante l'ora di matematica trovo le alunne Benedetta A. e Nancy T. chiacchierare a telefono tra di loro, pur stando sedute una al primo banco e l'altra al secondo. Nel richiamarle, mi danno della scostumata, in quanto è risaputo che non è nel bon ton disturbare chi è al telefono.
L'alunno Luigi F., senza neanche notare la mia presenza, apre la porta della classe ed esce dalla scuola. Fa ritorno dopo 45 minuti con un giornale e un vassoio di paste.
Al mio ingresso in classe gli alunni si comportano come se fossero al bar. Alla mia richiesta ironica se volessero un giornale per avere più argomenti da discutere, mi rispondono testuali parole: "professore ma stiamo parlando di sesso... siccome è un argomento un po' delicato perché non andate fuori?" Chiedo al preside che questa classe sia tolta dal mio orario di lavoro.
Durante l'organizzazione della gita scolastica l'alunno Mario V. mi propone ripetutamente di dividere con lui il letto durante il viaggio d'istruzione.
Gli alunni Mario C., Mario V., Roberta S., Sara B. e Vincenzo L., si prendono gioco della collega di religione, facendole credere che Mario V. è indiavolato e convincendola a lasciarli andar via per cercare un esorcista. La collega, traumatizzata, crede alla farsa dei ragazzi e li lascia fare. Richiedo provvedimenti.
Durante l'ora di francese le alunne Roberta S. e Chiara A. esordiscono con le seguenti parole: "Professoressa potreste abbassare la voce, che alla 4°ora date un poco fastidio!" Si richiedono provvedimenti.
Durante la lezione di filosofia, l'alunno L. starnutisce ripetutamente; dopo avergli chiesto come sta, mi sento rispondere "mi scusi, sono solo allergico alle cazzate", con evidente allusione alla filosofia protagorea, argomento della lezione. Chiedo l'immediata sospensione.