Le migliori frasi umoristiche inserite da Paolo Broni

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Scritta da: Paolo Broni
Un uomo aveva un membro di 40 cm. Un membro di questa misura è più un impiccio che altro, per cui l'uomo decise di farselo accorciare, ma tutti i chirurghi a cui si rivolse gli proposero delle soluzioni che per un motivo o per un altro non gli andavano bene. Cerca allora tra i guaritori, ancora invano, ma da uno di essi viene a sapere che c'era uno stregone che poteva fare al caso suo. Allora va da lui e gli spiega di cosa ha bisogno, ma lo stregone gli risponde "Mi dispiace, ma io faccio esattamente l'opposto, cioè lo faccio allungare, ma non disperare, nello stagno qui dietro c'è una rana magica. Se tu le fai una domanda e lei risponde di si ti si allunga di 5 centimetri, ma se ti risponde di no, ti si accorcia di 5 centimetri, quindi basta che tu le faccia delle domande a cui risponda di no!"
L'uomo allora va allo stagno e chiede alla rana "Bella ranocchia, mi vuoi sposare?" "No!" rispose la rana, e il membro dell'uomo si accorciò di 5 centimetri.
"Bene!" pensò l'uomo e chiese ancora: "Bella ranocchia, ripensaci, mi vuoi sposare?" "No!", rispose la ranocchia, e il membro dell'uomo si accorciò di altri 5 centimetri.
Ormai andava quasi bene, ma tanto per stare sul sicuro chiese ancora: "Bella ranocchia, te lo chiedo per l'ultima volta, mi vuoi sposare?"
"Ma come te lo devo dire? No, no, no, no e poi no!"
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    Scritta da: Paolo Broni
    All'inizio c'era il Piano.
    E poi vennero i Requisiti.
    E i Requisiti erano senza forma.
    E il Piano era senza sostanza.
    E l'oscurità cadde sulla faccia dei lavoratori.
    Ed essi parlarono tra loro dicendo, "è un vaso da notte pieno di merda e puzza."
    E i lavoratori andarono dai loro Supervisori dicendo, "è un secchio di letame e non si può vivere con la sua puzza"
    e i supervisori andarono dai loro Dirigenti dicendo, "è un contenitore di rifiuti organici ed è cosi forte che nessuno riesce a stargli vicino."
    E i dirigenti andarono dai loro Direttori dicendo, "è un vaso di fertilizzante e nessuno lo sopporta."
    E i Direttori parlarono tra loro dicendo, "Contiene ciò che fa crescere le piante ed è molto potente."
    E i Vice Presidenti andarono dal Presidente dicendogli "Questo nuovo piano promuoverà attivamente la crescita e il vigore della società con effetti molto potenti."
    E il presidente osservò il piano e disse che era buono.
    E il piano divenne Politica Aziendale.
    Ed è per questo che siamo nella merda.
    Composta venerdì 16 marzo 2012
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      Scritta da: Paolo Broni
      Nel rifugio dei vampiri è l'ora del ritorno dalla caccia e lentamente iniziano a rientrare tutti. Ne arriva uno che ha ancora un filo di sangue che gli cola dal bordo della bocca.
      "Hai fatto buona caccia?" chiedono i compagni e lui, invitandoli ad avvicinarsi alla finestra dice: "Vedete quel convento in fondo alla vallata?"
      E tutti rispondono: "Sì!"
      "Era pieno di suore, me le sono succhiate tutte."
      Nello sbigottimento generale arriva un altro vampiro con la bocca completamente insanguinata. "È andata bene anche a te, stasera!" esclamano i compagni.
      Anch'egli li invita alla finestra e dice: "Vedete quell'abbazia sulla cima della collina?"
      "Sì, la vediamo."
      "C'erano cento frati li ho seccati tutti."
      Si alza un brusio di invidia che viene interrotto dall'arrivo di un altro vampiro con la faccia completamente coperta dal sangue, le ali inzuppate.
      "Per te è sicuramente andata ancora meglio, racconta!"
      Anch'egli chiama i compagni alla finestra e dice: "Vedete quel campanile in mezzo al paese?"
      "Certo, lo vediamo."
      "Beh, io non l'ho visto!"
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        Scritta da: Paolo Broni
        Un giorno ero a casa dai miei nonni. La nonna era uscita e a guardarmi era rimasto il nonno. Avrò avuto 2 anni e mezzo. Qualcuno mi aveva regalato un piccolo servizio da thè ed era uno dei miei giocattoli preferiti. Il nonno era seduto in poltrona, leggendo il giornale, quando arrivai io a portargli una piccola "tazza di thè" che era solamente acqua. Dopo parecchie tazze di acqua e lodi per il buonissimo thè, tornò a casa la nonna. Il nonno le disse di aspettare perché io facevo una cosa "carinissima". La nonna restò a guardare e dopo un poco arrivai con un'altra tazzina di acqua, e vide il nonno che la beveva. Poi disse (come solo una nonna potrebbe dire) "Ti rendi conto, vero, che l'unico posto in cui può arrivare per prendere l'acqua è la tazza del gabinetto?"
        Composta mercoledì 20 maggio 2015
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          Scritta da: Paolo Broni
          Un poliziotto ferma un'automobilista:
          Donna: Cosa succede agente?
          Agente: Ha superato il limite di velocità, signora.
          Donna: Ma davvero?
          Agente: Mi fa vedere la patente, per favore?
          Donna: Mi dispiace, non ce l'ho.
          Agente: Come, non ce l'ha?
          Donna: Me l'hanno ritirata 4 anni fa, per guida in stato di ubriachezza.
          Agente: Ah. Mi faccia vedere il libretto della macchina.
          Donna: Non so dove sia. Vede, questa non è la mia macchina, l'ho rubata.
          Agente: L'ha rubata?
          Donna: Sì. E ho ucciso il proprietario, e poi l'ho fatto a pezzi.
          Agente: Ha fatto a pezzi il proprietario?
          Donna: Perché, non mi crede? I pezzi sono in un sacco nel bagagliaio. Aspetti che glieli faccio vedere.
          L'agente corre alla propria auto e chiama la centrale, spiega la situazione e pochi minuti dopo arrivano altri agenti e il capo della polizia, che si avvicina alla donna e dice:
          Capo: Vuole scendere dall'auto signora?
          La donna scende.
          Capo: Il mio agente dice che lei ha ucciso il proprietario dell'auto, l'ha fatto a pezzi e messo i pezzi nel bagagliaio.
          Donna: Ucciso? Io? Chi?
          Capo: Può per favore aprire il bagagliaio?
          La donna apre il bagagliaio. Vuoto.
          Capo: Il mio agente mi dice che lei ha rubato questa auto.
          La donna prende i documenti dell'auto, che sono perfettamente in ordine.
          Capo: l'agente mi dice anche che lei non ha la patente.
          La donna apre il portafogli e gli dà la patente.
          Il capo della polizia la guarda, perplesso, poi la restituisce e dice: "Mi scusi, sa, ma il mio agente mi aveva detto che aveva ucciso il proprietario dell'auto, l'aveva fatto a pezzi, rubato l'auto e che non aveva la patente.
          Donna: Ma certo! E magari anche che avevo superato il limite di velocità!
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            Scritta da: Paolo Broni
            5 ingegneri e 5 commerciali prendono il treno.
            I commerciali comprano 5 biglietti mentre gli ingegneri ne comprano uno solo.
            I commerciali chiedono "Come farete quando passerà il controllore?" E gli ingegneri rispondono: "Aspettate e vedrete".
            Arriva il controllore e gli ingegneri si chiudono tutti nella toilette del vagone.
            Il controllore bussa alla porta della toilette e chiede "Biglietto, prego!". Gli ingegneri passano il biglietto sotto la porta, il controllore è soddisfatto e se ne va.
            I commerciali guardano stupiti e pensano che quel trucco lo possono adoperare anche loro, quindi per il viaggio di ritorno essi acquistano un solo biglietto, ma gli ingegneri non ne acquistano nessuno.
            "Come farete?" Chiedono i commerciali "Aspettate e vedrete" rispondono gli ingegneri.
            Arriva il controllore e i commerciali si infilano tutti e cinque nella toilette. Allora uno degli ingegneri bussa alla porta e dice "Biglietto, prego!" I commerciali lo passano sotto la porta, gli ingegneri lo prendono e si vanno a infilare nella toilette del vagone successivo.
            Morale: i commerciali provano sempre ad usare le tecniche degli ingegneri, ma non le capiscono mai veramente.
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