Le migliori frasi umoristiche inserite da Paolo Broni

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Scritta da: Paolo Broni
C'era una volta una vecchietta che viveva tutta sola nella sua casupola con l'unica compagnia del suo gatto.
Un giorno vide nel giardino una rana che era rimasta presa in una trappola per topi. Nonostante detestasse gli animali (a parte il suo gatto), la liberò dalla trappola, la portò in casa sua e le diede da mangiare e da bere.
Allora la rana si trasformò in una bellissima fata che le disse: "Visto che sei stata così buona con me, realizzerò tre tuoi desideri."
La vecchietta disse: "Voglio tornare ad essere giovane e bella". "Così sia" disse la fata, e la vecchietta si trasformò in una bella ragazza.
"Come secondo desiderio voglio che la mia casupola diventi un bel castello" "Così sia" disse di nuovo la fata e la casetta divenne un magnifico maniero.
"Infine voglio che il mio gatto diventi un bellissimo principe che mi ami"
"Così sia" disse per la terza volta la fata, e il gatto diventò un bel giovane, alto, moro e con gli occhi blu, che si rivolse alla vecchia e le disse "Adesso sei pentita di avermi fatto castrare, vero?"
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    Scritta da: Paolo Broni
    Una impresa di costruzioni fa un annuncio perché cerca un ingegnere. Al cantiere si presentano in tre. Il direttore dei lavori dice: "Io ho bisogno di una persona che sappia affrontare qualunque problema si presenti, per cui darò il posto a chi mi saprà dare la migliore stima di quanto è alto questo palazzo che stiamo costruendo, ovviamente senza usare un metro."
    Il primo ingegnere dice "Mi serve un cronometro, un mattone e dello spago." Poi entra nel palazzo e dopo qualche minuto torna e dice: "Questo palazzo è alto 25 metri, più o meno 2."
    "Bene, " dice il direttore "Come hai fatto a misurarlo?"
    "Sono salito sul tetto, ho attaccato il mattone allo spago e l'ho fatto arrivare fino a terra, poi l'ho fatto oscillare, ho cronometrato il periodo di oscillazione e quindi ho calcolato la lunghezza dello spago."
    Il secondo ingegnere dice: "A me lo spago non serve,  Mi basta il cronometro e il mattone." Entra nel palazzo e qualche minuto dopo esce e dice: "Il palazzo è alto 24 metri, più o meno 1."
    "Ottimo. Come hai fatto?"
    "Ho fatto cadere il mattone dal tetto e ho cronometrato il tempo di caduta. Poi è stato semplice calcolare l'altezza."
    Il terzo dice: "A me non serve neppure il mattone, basta il cronometro." Entra nel palazzo e quando esce dice "Il palazzo è alto 24 metri e 50 centimetri esatti"
    "Eccellente, è esattamente così! Il posto è tuo, ma come hai fatto ad essere così preciso?"
    "Sono andato dal capomastro e gli ho detto che se mi avesse detto quanto era alto il palazzo gli avrei regalato un cronometro."
    Composta venerdì 29 maggio 2015
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