Le migliori frasi umoristiche inserite da Paolo Broni

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Scritta da: Paolo Broni
C'era una volta una vecchietta che viveva tutta sola nella sua casupola con l'unica compagnia del suo gatto.
Un giorno vide nel giardino una rana che era rimasta presa in una trappola per topi. Nonostante detestasse gli animali (a parte il suo gatto), la liberò dalla trappola, la portò in casa sua e le diede da mangiare e da bere.
Allora la rana si trasformò in una bellissima fata che le disse: "Visto che sei stata così buona con me, realizzerò tre tuoi desideri."
La vecchietta disse: "Voglio tornare ad essere giovane e bella". "Così sia" disse la fata, e la vecchietta si trasformò in una bella ragazza.
"Come secondo desiderio voglio che la mia casupola diventi un bel castello" "Così sia" disse di nuovo la fata e la casetta divenne un magnifico maniero.
"Infine voglio che il mio gatto diventi un bellissimo principe che mi ami"
"Così sia" disse per la terza volta la fata, e il gatto diventò un bel giovane, alto, moro e con gli occhi blu, che si rivolse alla vecchia e le disse "Adesso sei pentita di avermi fatto castrare, vero?"
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    Scritta da: Paolo Broni
    Nel bel mezzo dell'Atlantico del Nord, un battello fa naufragio.
    Alla deriva sul canotto di salvataggio, i marinai cominciano a soffrire di freddo, di fame e di sete, quando un gigantesco transatlantico li avvista.
    Il comandante del transatlantico dice al suo equipaggio: "Presto, portate quei naufraghi a bordo e dategli da mangiare, da bere e qualcosa per riscaldarsi".
    Quando i pescatori sono a bordo del transatlantico, il comandante li accoglie: "Avete avuto fortuna che la nostra nave sia passata di qui, vi do il benvenuto a bordo del Titanic!"
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      Scritta da: Paolo Broni
      Un uomo deve dimagrire, ma siccome in palestra si stanca facilmente si iscrive in una dove hanno un metodo speciale: "Le assegniamo un personal trainer che la seguirà ogni giorno e vedrà che non mancherà ad una sola lezione. 100 euro per una settimana."
      Il tipo paga e viene portato in una grande stanza.
      Dopo un poco entra una bella ragazza con una tutina rosa molto succinta che gli dice: "Comincia a correre, perché se riesci a prendermi, sono tua. Hai un'ora di tempo." E corre via. L'uomo le corre dietro, ma lei è molto veloce e lui non riesce neanche ad avvicinarsi. Dopo un'ora la ragazza gli dice "Beh, la prossima volta sarai più fortunato. A domani".
      Ma il giorno dopo succede la stessa cosa e così per tutta la settimana, comunque alla fine l'uomo perde 5 chili di peso.
      La settimana dopo l'uomo si iscrive nuovamente al corso, e chiede lo stesso personal trainer della settimana prima. "Spiacenti, non è possibile, però ne abbiamo un altro che è ugualmente preparato".
      L'uomo viene fatto entrare nella sala, tutto trepidante, ed arriva un omaccione grande e grosso con una tutina rosa molto succinta che gli dice: "Comincia a correre, perché se riesco a prenderti, sei mio!"
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        Scritta da: Paolo Broni
        Figlio: Oggi ho preso 2 in aritmetica:
        Padre: Come mai?
        Figlio: La maestra mi ha chiesto quanto faceva 2 per 3. Io ho risposto 6.
        Padre: Ma è giusto!
        Figlio: Poi la maestra mi ha chiesto quanto faceva 3 per 2.
        Padre: E che cazzo di differenza c'è?
        Figlio: È esattamente quello che ho risposto io.
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          Scritta da: Paolo Broni
          Un uomo soffre continuamente di tremendi mal di testa. Va da un medico che gli dice che è una ipersensibilità dei testicoli e che l'unica cura possibile è toglierli. L'uomo chiaramente va a sentire altri medici ma tutti gli confermano che l'unica maniera di far passare i mal di testa è di togliere i testicoli. L'uomo cerca di resistere ma dopo un po' si rende conto che non è più possibile andare avanti e decide di fare l'operazione. Quando esce dall'ospedale, si sente un altro, leggero, fresco, senza mal di testa, e allora si dice "Non pensiamoci più, Oggi comincia una nuova vita. Voglio cambiare tutto attorno a me."
          Per prima cosa va in un grande negozio di abbigliamento e dice al commesso che si vuol vestire da capo a piedi.
          Il commesso lo scruta e dice: "Come giacca le serve una 54 e dei pantaloni del 58."
          "Bravo" dice l'uomo "è proprio la misura giusta."
          "Cosa vuole signore, sono trent'anni che faccio questo mestiere. Per le scarpe direi un 43 pianta larga e per la camicia ci vuole una 44."
          "Bravissimo! Lei ha un grande occhio."
          "Grazie, ma come le ho già detto ho moltissima esperienza. Per la canottiera direi una XL e infine per gli slip una sesta misura."
          "Qui l'ho colta in fallo! Io di slip porto la quarta."
          "Le dico che lei dovrebbe portare la sesta."
          "Io ho sempre portato la quarta!"
          "Lei può portare la misura che vuole, ma se porta la quarta gli slip le stringono i testicoli e poi le vengono dei tremendi mal di testa."
          Composta sabato 16 maggio 2015
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            Scritta da: Paolo Broni
            Per pranzo avevo mangiato tre piatti di fagioli, anche se non avrei dovuto.
            Quella sera quando tornai a casa mio marito mi accolse tutto allegro: "Cara, stasera per cena c'è qualcosa di speciale!" Mi bendò e mi portò in sala da pranzo. Mi sedetti e, proprio mentre stava per togliermi la benda, suonò il telefono. Allora mio marito mi fece promettere che non mi sarei tolta la benda finché non fosse tornato e andò a rispondere. Mentre aspettavo sentivo i fagioli che continuavano ad agitarsi, e ben presto la pressione diventò insopportabile. Mio marito stava ancora parlando al telefono per cui approfittai dell'occasione e ne mollai una colossale. Non solo rimbombò, ma puzzava come un camion di letame che passava davanti ad una pattumiera piena. Presi il tovagliolo e sventolai ben bene, Poi mi piegai dall'altra parte e ne mollai altre tre. La puzza era peggio del cavolo cotto. Sentivo mio marito nella stanza accanto che stava ancora parlando al telefono per cui continuai a sganciare bombe atomiche per qualche minuto. Il piacere era incredibile! Sentii una espressione di beatitudine dipingersi sul mio volto. Alla fine udii che mio marito stava salutando e dissi addio al mio momento di libertà. Rapidamente sventolai ancora un po' col tovagliolo e feci una faccia serena e innocente. Mio marito rientrando si scusò per averci messo tanto a rispondere e mi chiese se avessi sbirciato sotto la benda. Dissi di no. Allora mi venne dietro e me la tolse, e io vidi dodici invitati attorno al tavolo, che si tappavano il naso e cantavano "Buon compleanno a te, buon compleanno a te..."
            Composta venerdì 3 luglio 2015
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              Scritta da: Paolo Broni
              Durante un corso di educazione e buone maniere l'insegnante dice:
              - Antonio, mettiamo che tu stia facendo la corte ad una ragazza di buona famiglia, molto ben educata. Siete a cena, solo voi due, e hai bisogno di andare in bagno. Cosa le dici?
              - Scusami un attimo, vado a orinare e torno subito.
              - Questa è una frase veramente grezza e maleducata. Tu Luigi, cosa diresti?
              - Scusami, ma ho bisogno di andare alla toilette. Torno tra qualche minuto.
              - Già meglio, ma è maleducato menzionare la toilette mentre si sta mangiando. Tu Pierino, saresti capace di usare la tua intelligenza, almeno per una volta, per dimostrare le tue buone maniere?
              - Direi "Mia cara, le chiedo scusa se mi assento un momento, ma vado a tendere la mano ad un amico intimo, che spero di poterle presentare dopo cena."
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