Fiorella Cappelli

Uno sfogo comprensibile e devo dire anche piuttosto "garbato" nei contenuti, a tratti ironici. Potrebbe far parte di una fiction della serie: "ma quando ci vuole, ci vuole!"
:-) Non dò stelle. Non ce ne sono abbastanza per un voto di sufficienza...

Il perdono? Abbatte le porte e costruisce archi..."a volte".

Senza nulla togliere alle foglie secche, che, prima di divenirlo, hanno fatto la loro vita e visto il mondo dall'alto, ignorando  quando si sarebbero staccate...dove il vento l'avrebbe portate e quanto avrebbero ancora potuto vedere, abbandonandosi alla sua carezza; possiamo dire che "stelle fisse"...non ce ne  sono, o meglio, ce ne è  solo  una :la Stella Polare, ma è un riferimento certo.
L'ideale è essere prima foglia, poi stella.

Risposta per Cristins :  Quanti avranno letto il tuo commento, con la richiesta di dedicare questa poesia al bambino Ale, sono certa che stanno offrendo una preghiera ed un augurio per lui. La poesia è di chi la ama e la rispetta, una volta lasciata andare è un significato d'amore che si arricchisce attraverso la sensibilità di ognuno. Ad Ale, la mia poesia ed il mio augurio. "
Fiorella Cappelli

Chi non ci merita...è giusto che vada. ****

Un grande, Checco Durante.
Io lo ricordo a lo "specchio" e penso a quanta gente...se specchia e nun se vede.   .:-)

Una volta "fatto il primo passo" si è già imparato a camminare, poco importa se poi si vada avanti o indietro...importante è sentirsi liberi di farlo.

Daponte dà dimostrazione dotta di Dramma Dongiovanni.
D'Andrade dona divina dicitura, degna.
Do' deca *****=10 :-)