Fiorella Cappelli

Sacrosante parole, Susanna e dette da "una figlia" hanno un valore enorme per una mamma.
Un abbraccio tra le stelline

Vedere la gente intorno a me piangere, mi rattristerebbe, ma mi farebbe anche incavolare vederli ridere perché me ne vado; potrei magari stringere delle mani e aggiungere "arrivederci" e poi vederli fare i peggio scongiuri...ed essere io a ridere.
A "questa cosa del commiato", confesso, non ho mai pensato...e poi mi chiedo se anche in quel momento sia giusto che io  mi debba preoccupare degli altri e non di me...:-)

Al giorno d'oggi, a Romeo, una frase del genere  sarebbe "costata" tre SMS...

Il cuore è "uno scellerato, un folle", è proprio questa sua "follia" a creare in lui caratteristiche uniche.
La mente lo sollecita con tanti interrogativi ai quali lui non sa dare risposte.
Lui va.
S'imbarca, come un marinaio che ama il mare, ma non conosce i luoghi dove approderà.
E' un'avventura, la vita "non mente"...il cuore!
Supporta-lo. :-)

Stringere i denti ed andare avanti.
C'è tempo per rilassare l'anima, ad un certo punto della vita viene spontaneo...come respirare.

Da bambini si è incoscienti, perché si ha  il dono della spontaneità, che è di una bellezza rara, ma si è anche più vulnerabili; poi impariamo a costruire le nostre difese...senza accorgerci che ci barrichiamo dietro montagne invalicabili di paure.
La presa coscienza è come una medicina, può guarirci ma non va mai somministrata senza adeguate istruzioni e soprattutto va..."tenuta lontano dalla portata dei bambini".
p.s.: Le cinque stelline sono per incartarla sotto l'Albero.

Diamocene tante, di possibilità.
Tante quanto il tempo che ci è dato vivere.
Meritiamocele.

Un testo che fa pensare.
L'unica maestra dalla quale si possono accettare lezioni di vita è la vita stessa e tu questo lo sai perfettamente; io che ti leggo, posso solo augurarti, per il futuro, di gioire di tutto l'amore e l'affetto che ti sono mancati.

Ha ragione Giuseppe.
Sono gli unici che sanno...come prendere il volo :-)

Sei giovane quando, invecchiando, rincorri la tua caparbietà e vecchio quando ti arrendi a questo.