Il problema dell'arte e degli artisti è che di solito si pensa che arte ed artisti vadano di pari passo.
E invece no: di solito, dove c'è arte non c'è l'artista, e dove c'è l'artista, ahimé, non c'è l'arte.
La prova più evidente di questo assunto è la Natura, che è per certo la più grande opera d'arte esistente: ebbene, l'artista che l'ha fatta, ancora non lo si è trovato.
11 anni e 7 mesi fa
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Noi italiani, insieme a francesi e tedeschi, siamo davvero speciali. Sin dai tempi di Giulio Cesare, siamo soliti creare miti e poi distruggerli. Per citare solo gli esempi più "recenti", è successo con Napoleone, Hitler, Mussolini, adesso avremmo rischiato di finirci di nuovo con Berlusconi, se non fosse finito tutto... a put*tane.
E il bello è che intorno al Berlusconi già si stava creando lo stesso fiorire di "traditori" e male piante che all'epoca di Mussolini condusse all'epurazione addirittura del genero... Chi si preparava a vibrare il colpo di pugnale? Oltre a Fini (l'originario "delfino" fatto in fretta e furia presidente della Camera giusto per toglierselo di torno, e proprio da lì riuscito a mettere il bastone tra le ruote), chi altri? Il "fedelissimo" Fede, compagno di tante bisbocce, o forse il "sicuro" alleato Bossi, o il nuovo anonimo (e perciò meno "pericoloso") delfino, l'obliquo e sfuggente Alfano?
Queste cose presso altri popoli (inglesi, svizzeri, olandesi, svedesi, norvegesi, per citarne solo alcuni) non succedono. Non vi sono nè miti, nè grassi mosconi che vi girano intorno. Perché?? Possibile che presso questi altri popoli non esistano personaggi degni di impersonare il ruolo, tanto che si possa dire: egli è l'Olanda, egli è la Svezia, egli è il Lichtenstein??
Secondo me siamo troppo melodrammatici, ecco tutto...
Nel merito della frase, a mio modesto parere salutarci col saluto romano o con la stretta di mano (o col sorriso di nano) o semmai con l'inchino giapponese non cambia nulla, finché non riusciremo a capire che nessun uomo è una me*rda, e nessun uomo è un dio.
Un consiglio ad Elisabetta: se vuoi davvero "tastare il polso" di noi poveri italiani del 2012, anziché postare di queste inezie, che lasciano il tempo che trovano, metti qualche brano dei discorsi di Mussolini, di quelli - dico - che facevano venire i brividi alle folle osannanti di allora.
Lascio alla meditazione di tutti una considerazione: se allora vi fossero state libere elezioni, Mussolini avrebbe preso, senza nè brogli nè squadrismi, una maggioranza schiacciante. Come e MOLTO di più del Berlusconi di oggi. PERCHE'? Perché era un MITO.
E' qui, secondo me, la sostanza del problema. Del NOSTRO problema.
12 anni e 10 mesi fa
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Io vorrei tanto avere il piacere di un commento, sia pure critico, da parte degli altri votanti; ma forse chiedo troppo, per quelli che sono gli usi di questo sito.
Vorrei tuttavia far notare una cosa semplicissima.
La filosofia non è una scienza esatta: tant'è che non vi sono anche solo due filosofi che abbiano detto la stessa cosa. Tot capita, tot sententiae. Ciò non potrebbe accadere se la filosofia attenesse solo alla razionalità, e non anche alla VISIONE INDIVIDUALE DEL MONDO e alle SCELTE relative.
Quanto poi alla seconda parte della frase, se è vero che Universo è IL TUTTO, e se è vero (come è vero) che noi facciamo parte dell'Universo, ebbene signori miei l'Universo sente, ama e pensa attraverso di noi (e chissà attraverso quanti altri).
Se dopo queste semplici precisazioni mi spiegate gentilmente i motivi dei cinque, farete cosa meritoria non tanto per me o per voi, quanto per la chiarezza dei concetti e dei punti di vista che li sostengono.
Quanto a ciò che tu dici, Vincenzo, io non critico affatto la razionalità; ma dico che, mentre in campo scientifico essa è unica padrona e signora assoluta, in campo filosofico è (e non può essere altro che) elemento di COERENZA di ciascuna visione del mondo. Ruolo molto diverso.
Con ciò ritengo altresì di aver chiarito che non vi è assolutamente elemento alcuno di poesia in quanto ho scritto. (Dove la vedi, la poesia?)
Un'ultima cosa: nessun filosofo ha ragione, nessuno ha torto; ma tutte le costruzioni filosofiche sono utili in quanto punti di riferimento che illuminano la realtà da angolazioni diverse. Questo spero sia pacifico.
11 anni e 7 mesi fa
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Come si vede che Russell, da bravo scienziato, era un ingenuo: lo sanno anche i bambini che la maggior parte dei moralisti, e soprattutto coloro che lo fanno per professione, non rinuncia affatto ad ogni piacere, ma agisce nell'intento di fuorviare l'attenzione altrui da ogni sospetto su inconfessabili piaceri propri.
Ecclesia docet.
11 anni e 8 mesi fa
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Per il dubbio di Flavia: dopo approfondito esperimento credo, per rimanere nell'ottica di Penrose, che le 5 stelle siano uno dei casi in cui l' illusione dei sensi non riesce a tradursi dalla staticità dell'idea al dinamismo della realtà (e men che meno della cospirazione), a motivo di un connaturato immobilismo recriminatorio che sprofonda il tutto nella sterile catàbasi dell'insulto e della maleducazione.
11 anni e 7 mesi fa
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E invece no: di solito, dove c'è arte non c'è l'artista, e dove c'è l'artista, ahimé, non c'è l'arte.
La prova più evidente di questo assunto è la Natura, che è per certo la più grande opera d'arte esistente: ebbene, l'artista che l'ha fatta, ancora non lo si è trovato.
E il bello è che intorno al Berlusconi già si stava creando lo stesso fiorire di "traditori" e male piante che all'epoca di Mussolini condusse all'epurazione addirittura del genero... Chi si preparava a vibrare il colpo di pugnale? Oltre a Fini (l'originario "delfino" fatto in fretta e furia presidente della Camera giusto per toglierselo di torno, e proprio da lì riuscito a mettere il bastone tra le ruote), chi altri? Il "fedelissimo" Fede, compagno di tante bisbocce, o forse il "sicuro" alleato Bossi, o il nuovo anonimo (e perciò meno "pericoloso") delfino, l'obliquo e sfuggente Alfano?
Queste cose presso altri popoli (inglesi, svizzeri, olandesi, svedesi, norvegesi, per citarne solo alcuni) non succedono. Non vi sono nè miti, nè grassi mosconi che vi girano intorno. Perché?? Possibile che presso questi altri popoli non esistano personaggi degni di impersonare il ruolo, tanto che si possa dire: egli è l'Olanda, egli è la Svezia, egli è il Lichtenstein??
Secondo me siamo troppo melodrammatici, ecco tutto...
Nel merito della frase, a mio modesto parere salutarci col saluto romano o con la stretta di mano (o col sorriso di nano) o semmai con l'inchino giapponese non cambia nulla, finché non riusciremo a capire che nessun uomo è una me*rda, e nessun uomo è un dio.
Un consiglio ad Elisabetta: se vuoi davvero "tastare il polso" di noi poveri italiani del 2012, anziché postare di queste inezie, che lasciano il tempo che trovano, metti qualche brano dei discorsi di Mussolini, di quelli - dico - che facevano venire i brividi alle folle osannanti di allora.
Lascio alla meditazione di tutti una considerazione: se allora vi fossero state libere elezioni, Mussolini avrebbe preso, senza nè brogli nè squadrismi, una maggioranza schiacciante. Come e MOLTO di più del Berlusconi di oggi. PERCHE'? Perché era un MITO.
E' qui, secondo me, la sostanza del problema. Del NOSTRO problema.
Vorrei tuttavia far notare una cosa semplicissima.
La filosofia non è una scienza esatta: tant'è che non vi sono anche solo due filosofi che abbiano detto la stessa cosa. Tot capita, tot sententiae. Ciò non potrebbe accadere se la filosofia attenesse solo alla razionalità, e non anche alla VISIONE INDIVIDUALE DEL MONDO e alle SCELTE relative.
Quanto poi alla seconda parte della frase, se è vero che Universo è IL TUTTO, e se è vero (come è vero) che noi facciamo parte dell'Universo, ebbene signori miei l'Universo sente, ama e pensa attraverso di noi (e chissà attraverso quanti altri).
Se dopo queste semplici precisazioni mi spiegate gentilmente i motivi dei cinque, farete cosa meritoria non tanto per me o per voi, quanto per la chiarezza dei concetti e dei punti di vista che li sostengono.
Quanto a ciò che tu dici, Vincenzo, io non critico affatto la razionalità; ma dico che, mentre in campo scientifico essa è unica padrona e signora assoluta, in campo filosofico è (e non può essere altro che) elemento di COERENZA di ciascuna visione del mondo. Ruolo molto diverso.
Con ciò ritengo altresì di aver chiarito che non vi è assolutamente elemento alcuno di poesia in quanto ho scritto. (Dove la vedi, la poesia?)
Un'ultima cosa: nessun filosofo ha ragione, nessuno ha torto; ma tutte le costruzioni filosofiche sono utili in quanto punti di riferimento che illuminano la realtà da angolazioni diverse. Questo spero sia pacifico.
Ecclesia docet.