Giuseppe Freda

Nella frase "Ciò che ai miei occhi è giusti ai tuoi può..." di Kyra Li Hartmann
Nel merito, tuttavia, ed in particolare circa le "verità relative" di Gaetano, PER I SOLI CRE*DENTI (ove ve ne siano tra i partecipanti a questo simposio: discussione che ritengo MOLTO IMPORTANTE, perché si è affro*ntata una questione estremamente seria, direi VITALE) vorrei citare un breve brano del profeta Isaia (in Is., 5,20-24):

Gu*ai a coloro che chiamano
bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.


(Dunque non c'è relativismo: il bene e il male sono divisi da un taglio netto, preciso, inequivocabile, che, ci dirà Gesù Cristo, è l'amore del prossimo nostro)

(...)Guai (...) a coloro che assolvono per regali un colp*evole
e privano del suo diritto l'innocente.

(...) come una lingua di fu*oco divora la stoppia
e una fia*mma consuma la paglia,
così le loro radici diventeranno un mar*ci*ume
e la loro fioritura volerà via come pol*vere,
perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti,
hanno disp*rez*zato la parola del Santo di Israele.
12 anni e 9 mesi fa
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