Vorrei precisare, soprattutto a beneficio dell'interessato, due cose.
1) Innanzitutto, il mio voto non è un voto complessivo alla persona o all'integrazione o alla preparazione: Rachid ha scritto diverse frasi cui ho dato voti molto alti, e inoltre il suo pensiero è profondo; oltretutto spesso concorde con le mie vedute e il mio sentire. Lungi da me anche solo il pensare di poter esprimere voti ad personam, sia in positivo che in negativo. Io leggo e voto le frasi.
2) Il mio 1 l'ho dato solo perché la frase era a media 10 su 10 voti, il che significa che dieci persone la avevano votata il massimo. La situazione mi è apparsa talmente paradossale, che ho ritenuto di effettuare una compensazione, in seguito alla quale peraltro la frase stessa non è scesa al di sotto del 9. IL CHE NON E' UN BENE. : )
Ma di solito, quando avanzo critiche alle frasi evito di dare voti: sono solito votare solo le frasi che mi entusiasmano.
E anche questa, quanto al suo contenuto, mi entusiasma. Da tempo vado ripetendo che passato, presente e futuro non esistono, ma esistiamo solo noi col nostro infinito interiore, che si nutre di immagini, suoni, sensazioni al punto da confondere realtà, ricordo, fantasia, speranza e sogno. Dunque sono pronto a votarla 10 anche ogni giorno, purché venga espressa in termini corretti.
12 anni e 10 mesi fa
Risposte successive (al momento 4) di altri utenti.
"Il cantare che facciamo quando abbiamo paura non è per farci compagnia da noi stessi, come comunemente si dice, né per distrarci puramente, ma (...) per mostrare e dare a intendere a noi stessi di non temere. La quale osservazione potrebbe forse applicarsi a molte cose e dare origine a parecchi pensieri."
G. Leopardi
13 anni e 3 mesi fa
Risposte successive (al momento 12) di altri utenti.
Vincenzo: Caino è m0rto da millenni. Se tu affermi che è sempre vivo, evidentemente ti riferisci ad un tipo umano. Ognuno può dire "io sono io", e ciò malgrado essere UN "Caino". Lungi comunque da me il pensare che tu lo sia.
Il detto "chi disprezza vuol comprare" nasce dalla pratica dei mercati, nei quali è risaputo che se qualcuno si avvicina al tuo banco e "butta giù" le tue merci trovandovi mille difetti, lo fa all'evidenza per abbassare il prezzo. Il proverbio è stato poi adattato ad ogni relazione umana, secondo me... con troppo ottimismo, come giustamente rileva Tindara; ciò però non esclude che, nel proverbio medesimo, chi disprezza e chi compra siano la stessa persona.
Quando dunque tu dici (commento 5) di non comprare, delle due l'una: o non rispondi a tono al commento di Tina, o implicitamente asserisci l'assurdo di essere colui che disprezza, cioè, secondo la frase, Caino.
Ultima osservazione: nei mercati, chi compra non disprezza, per il fatto stesso che... tira fuori i soldi. : O))))
Chi viceversa compra le persone (senza disprezzare) secondo me è molto meno opportunista e tur*pe di chi si mette in vendita. Esemplificazione facile facile: nelle vicende politiche e di costume ormai (speriamo) sulla via del tramonto per.. necessità, i personaggi più intollerabili, perché scialbi, squ*allidi, opportunisti e tur*pi, mi appaiono le torme di lec*chini, cortigiani, pu**ane e lacchè che l'andazzo è stato capace di generare, e far quasi entrare nella normalità di questa povera Italia.
13 anni fa
Risposte successive (al momento 5) di altri utenti.
Per quanto mi riguarda, sinceramente In questa fattispecie preferisco assumere una posizione equidistante, giacché bisognerebbe, a monte, risolvere un serio problema epistemologico, posto che ci sono oscuri il contesto, l'eziologia e la valenza epistrofica della frase. Ciò, naturalmente, sempre ammesso che da un episillogismo possa ritenersi attingibile un senso non equivoco della vita. Mi astengo pertanto da ogni giudizio.
12 anni e 10 mesi fa
Risposte successive (al momento 12) di altri utenti.
1) Innanzitutto, il mio voto non è un voto complessivo alla persona o all'integrazione o alla preparazione: Rachid ha scritto diverse frasi cui ho dato voti molto alti, e inoltre il suo pensiero è profondo; oltretutto spesso concorde con le mie vedute e il mio sentire. Lungi da me anche solo il pensare di poter esprimere voti ad personam, sia in positivo che in negativo. Io leggo e voto le frasi.
2) Il mio 1 l'ho dato solo perché la frase era a media 10 su 10 voti, il che significa che dieci persone la avevano votata il massimo. La situazione mi è apparsa talmente paradossale, che ho ritenuto di effettuare una compensazione, in seguito alla quale peraltro la frase stessa non è scesa al di sotto del 9. IL CHE NON E' UN BENE. : )
Ma di solito, quando avanzo critiche alle frasi evito di dare voti: sono solito votare solo le frasi che mi entusiasmano.
E anche questa, quanto al suo contenuto, mi entusiasma. Da tempo vado ripetendo che passato, presente e futuro non esistono, ma esistiamo solo noi col nostro infinito interiore, che si nutre di immagini, suoni, sensazioni al punto da confondere realtà, ricordo, fantasia, speranza e sogno. Dunque sono pronto a votarla 10 anche ogni giorno, purché venga espressa in termini corretti.
G. Leopardi
Il detto "chi disprezza vuol comprare" nasce dalla pratica dei mercati, nei quali è risaputo che se qualcuno si avvicina al tuo banco e "butta giù" le tue merci trovandovi mille difetti, lo fa all'evidenza per abbassare il prezzo. Il proverbio è stato poi adattato ad ogni relazione umana, secondo me... con troppo ottimismo, come giustamente rileva Tindara; ciò però non esclude che, nel proverbio medesimo, chi disprezza e chi compra siano la stessa persona.
Quando dunque tu dici (commento 5) di non comprare, delle due l'una: o non rispondi a tono al commento di Tina, o implicitamente asserisci l'assurdo di essere colui che disprezza, cioè, secondo la frase, Caino.
Ultima osservazione: nei mercati, chi compra non disprezza, per il fatto stesso che... tira fuori i soldi. : O))))
Chi viceversa compra le persone (senza disprezzare) secondo me è molto meno opportunista e tur*pe di chi si mette in vendita. Esemplificazione facile facile: nelle vicende politiche e di costume ormai (speriamo) sulla via del tramonto per.. necessità, i personaggi più intollerabili, perché scialbi, squ*allidi, opportunisti e tur*pi, mi appaiono le torme di lec*chini, cortigiani, pu**ane e lacchè che l'andazzo è stato capace di generare, e far quasi entrare nella normalità di questa povera Italia.