Che strano. Quelle tue parole "il Colosseo non l'hanno ancora spostato al centro di spaccanapoli" sembravano provenire da persona che Napoli la conoscesse, e bene.
Ripeto: piazzetta Nilo, così chiamata perché vi si trova una antica statua del fiume Nilo, fa proprio parte di "spaccanapoli", il decumano greco. Sapendo dove cercarla, e da quale punto vederla, spaccanapoli è uno spettacolo: dal suo inizio (un punto alto dei vicoli di via Toledo (oggi via Roma), quasi vicino al corso Vittorio Emanuele alto), vedi questa spada lunghissima e strettissima scendere giù, e attraversare a perdita d'occhio l'intera città, per chilometri, fino al Tribunale. Una cosa estremamente suggestiva.
13 anni e 6 mesi fa
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Vincenzo, hai scritto: "Non vedono l'ora che qualcuno gli dica : fai come sei e non ti preoccupare di niente."
Glielo dico io.
Perché fare diversamente da "come sei" è solo ipocrisia.
Io dico: fai come sei, e costruisci te stesso.
Se noi non agiamo e ci manifestiamo a noi stessi e agli altri per ciò che siamo, saremo solo vernice, e bloccheremo la nostra crescita interiore. Agire per ciò che si è e si desidera, cioè essere autentici, è la prima condizione di progresso.
Quanto ai grandi del passato, e alle loro idee, esse vanno ruminate, filtrate per renderle proprie SENZA TIMORE DI MODIFICARLE. I grandi del passato sono "del passato": nel presente ci siamo noi, che dobbiamo diventare NOI STESSI. Accettare le idee altrui in virtù dell'ipse dixit o per seguire il gregge non serve a nulla: FINCHE' NON GOVERNEREMO IL TIMONE DELLA NOSTRA BARCA NON SAREMO NAVIGANTI...
Il mio accordo con Paul Mehis è TOTALE.
Circa le tue idee, segnatamente circa il tuo timore che il "volgo", il "popolo" rimanga privo di guida in preda alle peggiori passioni, non ti accorgi che il tuo Nietsche, con l'esaltazione della elite dei migliori, è quanto di più antidemocratico, retrivo e codino possa esistere? Anche i sacerdoti della dea Iside la pensavano così (ancor prima di altri sacerdoti).
Kind regards. : )))
13 anni e 3 mesi fa
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Ripeto: piazzetta Nilo, così chiamata perché vi si trova una antica statua del fiume Nilo, fa proprio parte di "spaccanapoli", il decumano greco. Sapendo dove cercarla, e da quale punto vederla, spaccanapoli è uno spettacolo: dal suo inizio (un punto alto dei vicoli di via Toledo (oggi via Roma), quasi vicino al corso Vittorio Emanuele alto), vedi questa spada lunghissima e strettissima scendere giù, e attraversare a perdita d'occhio l'intera città, per chilometri, fino al Tribunale. Una cosa estremamente suggestiva.
Glielo dico io.
Perché fare diversamente da "come sei" è solo ipocrisia.
Io dico: fai come sei, e costruisci te stesso.
Se noi non agiamo e ci manifestiamo a noi stessi e agli altri per ciò che siamo, saremo solo vernice, e bloccheremo la nostra crescita interiore. Agire per ciò che si è e si desidera, cioè essere autentici, è la prima condizione di progresso.
Quanto ai grandi del passato, e alle loro idee, esse vanno ruminate, filtrate per renderle proprie SENZA TIMORE DI MODIFICARLE. I grandi del passato sono "del passato": nel presente ci siamo noi, che dobbiamo diventare NOI STESSI. Accettare le idee altrui in virtù dell'ipse dixit o per seguire il gregge non serve a nulla: FINCHE' NON GOVERNEREMO IL TIMONE DELLA NOSTRA BARCA NON SAREMO NAVIGANTI...
Il mio accordo con Paul Mehis è TOTALE.
Circa le tue idee, segnatamente circa il tuo timore che il "volgo", il "popolo" rimanga privo di guida in preda alle peggiori passioni, non ti accorgi che il tuo Nietsche, con l'esaltazione della elite dei migliori, è quanto di più antidemocratico, retrivo e codino possa esistere? Anche i sacerdoti della dea Iside la pensavano così (ancor prima di altri sacerdoti).
Kind regards. : )))