"Sogna il guerrier le schiere, le selve il cacciator; e sogna il pescator le reti e l'amo." (Metastasio).
Così accade, credo, anche per i cessaiuoli.
Oggi la si chiama deformazione professionale.
11 anni e 5 mesi fa
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La normalità non è altro, al giorno d'oggi, che la Televisione. Uno strano ordigno sempre più destinato ad intruppare, condizionare, ipnotizzare e annichilire l'umanità, con la complicità di elementi come Busi, Sgarbi, Fede, Minzolini, e tanti altri, colti o non colti che siano. Liberate le vostre menti. Gettate via la TV. Ritorni ciascuno, alla propria sana e dignitosa anormalità, e poi confrontatevi tra voi in un dialogo fatto di idee vostre, e non di semplici adesioni.
La normalità non esiste.
VIVA VINCENZO !!! : )))))))))))
11 anni e 6 mesi fa
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Siamo intervenuti quasi contemporaneamente: e ho scritto il mio commento 8 senza ancora aver visto il tuo numero 7.
Ciò che dici è molto interessante.
Questa è indubbiamente un'epoca di mutamenti: non credo ci voglia gran che per accorgersene. Mutamenti sempre più rapidi, in cui convergono varie componenti: incremento esponenziale della popolazione, globalizzazione galoppante nuove grandiose scoperte scientifiche, applicazioni tecnologiche sempre più sofisticate, nodi vari che vengono o stanno per venire al pettine (crisi del sistema capitalistico, inquinamento galoppante, esplosione dell'economia cinese, migrazioni epocali, radicalizzazione della conflittualità medio orientale, per citarne solo alcuni...).
In questo contesto, io ritengo sia INDISPENSABILE un mutamento anche dell'umanità: è necessaria una CONCEZIONE E PERCEZIONE SPIRITUALE DELLA REALTA', che possa condurci ad un concetto di autodivinità NON INDIVIDUALE, MA COLLETTIVA, in un contesto di cooperazione fraterna che potenzi le nostre capacità di risolvere i sempre più gravi problemi che sopravverranno. Credo che questo sia il SUCCO del cristianesimo, sinora rimasto in secondo piano rispetto al predominio delle teologie, dei riti e delle gerarchie sacerdotali; e che fuori di questa prospettiva finalistica interpersonale non possa esservi divinità alcuna di mera natura ontologica.
Quanto sopra, del resto, è chiaramente presente nella parola di Gesù Cristo, in cui Dio e il "prossimo" sono concetti recanti il medesimo significato, sino a poter dire che Dio è nel prossimo e il prossimo è Dio. Io credo che questa sia la prossima, grande fase evolutiva che attende l'umanità.
11 anni e 6 mesi fa
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Così accade, credo, anche per i cessaiuoli.
Oggi la si chiama deformazione professionale.
Ma in realtà è una spirale, talvolta impercettibile, tal'altra molto larga ed evidente.
La normalità non esiste.
VIVA VINCENZO !!! : )))))))))))
Ciò che dici è molto interessante.
Questa è indubbiamente un'epoca di mutamenti: non credo ci voglia gran che per accorgersene. Mutamenti sempre più rapidi, in cui convergono varie componenti: incremento esponenziale della popolazione, globalizzazione galoppante nuove grandiose scoperte scientifiche, applicazioni tecnologiche sempre più sofisticate, nodi vari che vengono o stanno per venire al pettine (crisi del sistema capitalistico, inquinamento galoppante, esplosione dell'economia cinese, migrazioni epocali, radicalizzazione della conflittualità medio orientale, per citarne solo alcuni...).
In questo contesto, io ritengo sia INDISPENSABILE un mutamento anche dell'umanità: è necessaria una CONCEZIONE E PERCEZIONE SPIRITUALE DELLA REALTA', che possa condurci ad un concetto di autodivinità NON INDIVIDUALE, MA COLLETTIVA, in un contesto di cooperazione fraterna che potenzi le nostre capacità di risolvere i sempre più gravi problemi che sopravverranno. Credo che questo sia il SUCCO del cristianesimo, sinora rimasto in secondo piano rispetto al predominio delle teologie, dei riti e delle gerarchie sacerdotali; e che fuori di questa prospettiva finalistica interpersonale non possa esservi divinità alcuna di mera natura ontologica.
Quanto sopra, del resto, è chiaramente presente nella parola di Gesù Cristo, in cui Dio e il "prossimo" sono concetti recanti il medesimo significato, sino a poter dire che Dio è nel prossimo e il prossimo è Dio. Io credo che questa sia la prossima, grande fase evolutiva che attende l'umanità.