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Il dubbio resta. Lavarsi bene implica scindersi da ogni peccato e essere quello che l'altro/a vorrebbe essere o lavarsi significa andare come si è con i propri errori e i propri vissuti anche tragicamente sbagliati e punibili, ma essere disposti a farli vedere e a subire il giudizio di quello che si è fatto e avere la predisposizione a cambiare? Nel primo caso ci si lava, ma dubito che si sia pronti o idonei a infrangere qualcuno. Nel secondo caso non serve lavarsi: lo sporco sarà la corazza su cui costruire qualcosa di imperfetto e duraturo.

Di tutti i rivoluzionari pochi sono quelli che fanno la vera rivoluzione. Proprio per questo tutte le rivoluzioni portano grandi cambiamenti spesso positivi, ma sono seguite dal collasso del loro stesso sistema perchè non tutti i partecipanti fanno la vera rivoluzione.

Perchè? Proprio per questo hai più possibilità di farcela.

Antonino permesso accordato. Può darmi del Tu.
Anche lei è una persona profonda dalle poche cose che ho letto fino ad ora. Scrive delle poesie colme di sentimento. La ringrazio per i complimenti e dalla prossima volta ci daremo del Tu

Allora chi guarda è un occhio vuoto.

Bella.

Silvana secondo me l'ironia non ce l'ha questo limite proprio per definizione. Essa è allo stesso tempo offensiva e divertente. Sono i punti di vista che ne alterano la percezione perchè essendo(l'ironia) un'alterazione paradossale allo scopo di sottolineare la realtà, questa può risultare scomoda per gli uni e non per altri. Socrate con il suo ragionamento speculativo faceva dell'ironia nel rendersi ignorante per chiedere di essere illuminato dalla sapienza altrui. Per lui era uno spasso per gli altri, quando se ne resero conto no. O l'ironia della sorte( anche questa di radici teatrali greche) è fin da subito offensiva per chi la subisce. Forse mi sono dilungato troppo.

Ti capisco Kafka. Ti capisco.

Davvero un bellissimo augurio.

Triste.

Sono sicuro che sia così e non potrebbe essere altrimenti. Bella frase!