Dire: "mi sono trovato dinanzi ad atti riprovevoli compiuti da individui che nel corso del tempo non sono mai cambiati" e "esistono casi in cui, se alcuni mali trovano l’individuo corretto prolificheranno per sempre."
è ben distante da :" credo che il bene ed il male siano nel nostra anima dalla nascita, come la predisposizione nel codice genetico per determinate patologie." aggiungendo "Un cigno bianco può restare bloccato in una chiazza di petrolio, ma, o m0rirà restandone invischiato, o ritornerà ad essere un cigno bianco." e affermando "non voglio dire che è tutto predeterminato, assolutamene, detesto l'idea che lo sia, esistono le scelte".
Dunque siamo giunti alle domande. Quei casi nei quali ti sei imbattuto non potrebbero essere casi che non hanno ancora scelto? Queste scelte, dato che hai ammesso che ci sono come si scontrano con il male o il bene che è già insito in noi come affermi? É qui che non riesco a sbrogliare il caso.
14 anni e 10 mesi fa
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Per Bea,
Commento 13.
Che dire, è sicuramente un punto di vista, ma non riguarda completamente ciò che volevo esprimere con la mia frase.
Commento 17.
Mi sconvolge sapere che il mio Avatar ti tranquillizza. É una foto, ma è anche uno scrittore di romanzi e di brevi racconti, nonché poeta. Quello che mi sconvolge è sapere che ti tranquillizza la foto di una persona che nei suoi scritti mette tutto se stesso ovvero un uomo che con l’alcool ha avuto un rapporto morboso, che si è vantato di aver avuto occasionali rapporti con decine e decine di donne e che con le persone ha avuto la stessa attenzione che si da allo zerbino davanti l’uscio di casa.
Quello non sono io. É un Avatar.
“ Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Mallarmé
Via dei Paradisi Artificiali”
Sicuramente fanno parte delle mie letture preferite e vi aggiungerei un non più oscuro Coleridge. Sicuramente i loro mondi raffigurano paradisi artificiali, ma non più artificiali e meno credibili di tanti altri. Come loro mi trovo bene ad analizzare il morboso, l’oscuro, l’ignoto, quello che per molti è indicibile o impensabile( e non perchè irreale, ma perchè il pensiero è “ peccato”), mi trovo bene nella sofferenza e nella decadenza. Questo non fa di me un pessimista sebbene sia un po’ cinico, un goccio nichilista, un filo sadico e un pizzico mai realmente felice.
Sono per la vita e per tutte le sue sfaccettature.
14 anni e 10 mesi fa
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Dire: "mi sono trovato dinanzi ad atti riprovevoli compiuti da individui che nel corso del tempo non sono mai cambiati" e "esistono casi in cui, se alcuni mali trovano l’individuo corretto prolificheranno per sempre."
è ben distante da :" credo che il bene ed il male siano nel nostra anima dalla nascita, come la predisposizione nel codice genetico per determinate patologie." aggiungendo "Un cigno bianco può restare bloccato in una chiazza di petrolio, ma, o m0rirà restandone invischiato, o ritornerà ad essere un cigno bianco." e affermando "non voglio dire che è tutto predeterminato, assolutamene, detesto l'idea che lo sia, esistono le scelte".
Dunque siamo giunti alle domande. Quei casi nei quali ti sei imbattuto non potrebbero essere casi che non hanno ancora scelto? Queste scelte, dato che hai ammesso che ci sono come si scontrano con il male o il bene che è già insito in noi come affermi? É qui che non riesco a sbrogliare il caso.
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Che dire, è sicuramente un punto di vista, ma non riguarda completamente ciò che volevo esprimere con la mia frase.
Commento 17.
Mi sconvolge sapere che il mio Avatar ti tranquillizza. É una foto, ma è anche uno scrittore di romanzi e di brevi racconti, nonché poeta. Quello che mi sconvolge è sapere che ti tranquillizza la foto di una persona che nei suoi scritti mette tutto se stesso ovvero un uomo che con l’alcool ha avuto un rapporto morboso, che si è vantato di aver avuto occasionali rapporti con decine e decine di donne e che con le persone ha avuto la stessa attenzione che si da allo zerbino davanti l’uscio di casa.
Quello non sono io. É un Avatar.
“ Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Mallarmé
Via dei Paradisi Artificiali”
Sicuramente fanno parte delle mie letture preferite e vi aggiungerei un non più oscuro Coleridge. Sicuramente i loro mondi raffigurano paradisi artificiali, ma non più artificiali e meno credibili di tanti altri. Come loro mi trovo bene ad analizzare il morboso, l’oscuro, l’ignoto, quello che per molti è indicibile o impensabile( e non perchè irreale, ma perchè il pensiero è “ peccato”), mi trovo bene nella sofferenza e nella decadenza. Questo non fa di me un pessimista sebbene sia un po’ cinico, un goccio nichilista, un filo sadico e un pizzico mai realmente felice.
Sono per la vita e per tutte le sue sfaccettature.