Kop

Nella frase "A volte la notte me ne sto sveglio nel letto e..." di Charles Monroe Schulz
Sublime
14 anni e 9 mesi fa
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Nella frase "Superfluo sentire in occhi argentei, rugiada..." di Leonardo Omezzolli
VI ringrazio.

Giosc no, non è un duello con l'età.
14 anni e 9 mesi fa
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Nella frase "Una brezza lieve non scuote l'albero forse..." di Daniela Bonomi
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Bella. Leggera come una brezza.
14 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "Non scambiare la vita coi sogni." di Flavia Ricucci
Molto spesso mi sono rifugiato nei sogni e non ne sono più uscito. Ne ho fatto la mia casa, la mia famiglia e ora sono la mia vita.
14 anni e 11 mesi fa
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Nella frase "Ho scritto. Ho letto. E ho capito che per..." di Francesca Panciroli
Alessandro Canella come dici tu il silenzio è una delle forme di comunicazione per eccellenza, proprio per il discorso della mia analisi.
14 anni e 10 mesi fa
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Nella frase "La probabilità del nostro fallimento nell..." di Anonimo
Ma se impedissimo a chiunque di poter nascere per poterlo salvare da una fine disastrosa allora saremmo sullo stesso piano di coloro che ci condannano a una vita disastrata. Perciò con la mia misera opinione sostengo le nascite col fine di poter sperare in una loro sovversione. La speranza è l'ultima a morire e preferisco credere in un sogno irraggiungibile che arrendermi a mani nude.
14 anni e 11 mesi fa
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Nella frase "I bicchieri alcolici piangono per aver perso..." di Leonardo Omezzolli
Bea, non ho pretese ne obiettivi di riavvicinare l'uomo al bicchiere in un rapporto benevolo. Ci penserà la storia e la natura a fare il suo corso inarrestabile. Pena l'estinzione? non potremmo far altro che accettarlo.

Dana, ... e forse è meglio così. Se tutti fossimo in grado di ascoltare e comprendere sparirebbero un sacco di " metri di paragone", dei punti cardine che ci servono per sapere che siamo.

Rimpiango i tempi passati dove gli uomini vedevano( e credevano) che tutto ciò che era inspiegabile era opera di un dio e dove la natura ordinata era benigna e quella caotica matrigna. Rimpiango le leggende che hanno popolato le Alpi di figure eremitiche di mostri e lupi mannari, di demoni e eremi. Oggi tutto questo è svanito, il progresso scientifico e tecnologico può spiegare quasi tutto. Siamo diventati succubi del progresso.  Ascoltiamo con la ragione e non col cuore e questo ci ha tolto la capacità di sognare e la paura ( ma anche la miticità) delle cose. Ci spaventa il cancro ( che sappiamo cos'è) ci terrorizza la guerra ( che sempre più combattono le macchine e gente di professione( e non per animo {ogni guerra è comunque da ripudiare}). Le montagne, i deserti, i ghiacciai e i mari non sono più spaventose creature, luoghi mitici di divinità, ma piccoli tratti sorvolabili da stupide macchine. Il progresso ci sta uccidendo( se non l'ha già fatto). Ascoltare e comprendere con passione e animo aperto le cose non è più cosa che ci compete; e di questo me ne dispiaccio.
14 anni e 9 mesi fa
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Nella frase "Uno dei miei più grandi desideri è..." di Andrea Terrasi
Non vi leggo del narcisismo quanto piuttosto una voglia di scoprire se stessi e vedere se di quello che si è ci si possa fidare almeno quanto di colui o colei di cui ci si innamora. Forse vuole sapere se diventando ragazza ci si possa innamorare di uno come lui. Forse è ansioso di questa risposta perchè non si reputa un signor nessuno che non vale la pena di conoscere, ma ha il sentore di poter dare.
Forse.
La parola all'autore.
14 anni e 9 mesi fa
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