Ps: il comportamento del mio ex compagno di stanza penso sia quanto di più prossimo al "nichilismo attivo" auspicato dallo stesso Nietzsche, in sostanza una vitalistica resa allo status quo (amor fati). Ormai è così dal Giubileo precedente, anno più anno meno. Un nuovo millennio esclusivament'all'insegna del total black. Enrico Mentana se ne lagna affermando che fra i giovani "C'è una supina rassegnazione. Si vive nel galleggiamento del presente fra lo smartphone e lo Spritz" (dal suo intervento al X festival internazionale del giornalismo, Perugia, 10 aprile 2016). Intanto s'aggiorni: adesso è più trendy la birra che lo Spritz. E poi dimostra di non sapern'individuare le radici assai più profonde di quelle da lui ipotizzate (Spengler?!).
8 anni fa
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Anch'io nutr'una particolare stima verso chi s'ingegna nell'escogitare una qualsiasi forma d'ostacolo linguistico (nel mio caso: l'abuso dell'elisione) che contrasti la barbarie dello speed writing (ch'e poi sempre sintomatico d'uno speed thinking).
7 anni e 7 mesi fa
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Il motivo per cui si rimane delusi per non aver raggiunto qualch'obbiettivo che ci s'era prefissi è il fatto in sé di non averlo raggiunto, valore soggettiv'od oggettivo che sia.
7 anni e 7 mesi fa
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K. è in "vacanza coatta" (sic). Posso rispondere io:
Aprile è il più crudele dei mesi, genera
lillà da terra morta, confondendo
memoria e desiderio, risvegliando
le radici sopite con la pioggia della primavera.
L’inverno ci mantenne al caldo, ottuse
con immemore neve la terra, nutrì
con secchi tuberi una vita misera.
L’estate ci sorprese, giungendo sullo Starnbergersee
con uno scroscio di pioggia: noi ci fermammo sotto il colonnato,
e proseguimmo alla luce del sole, nel Hofgarten,
e bevemmo caffè, e parlammo un’ora intera.
Bin gar keine Russin, stamm’ aus Litauen, echt deutsch.
E quando eravamo bambini stavamo presso l’arciduca,
mio cugino, che mi condusse in slitta,
e ne fui spaventata. Mi disse, Marie,
Marie, tieniti forte. E ci lanciammo giù.
Fra le montagne, là ci si sente liberi.
Per la gran parte della notte leggo, d’inverno vado nel sud. …………………………………………..
T.S. Eliot, “La terra desolata”, 1922
7 anni e 7 mesi fa
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Aprile è il più crudele dei mesi, genera
lillà da terra morta, confondendo
memoria e desiderio, risvegliando
le radici sopite con la pioggia della primavera.
L’inverno ci mantenne al caldo, ottuse
con immemore neve la terra, nutrì
con secchi tuberi una vita misera.
L’estate ci sorprese, giungendo sullo Starnbergersee
con uno scroscio di pioggia: noi ci fermammo sotto il colonnato,
e proseguimmo alla luce del sole, nel Hofgarten,
e bevemmo caffè, e parlammo un’ora intera.
Bin gar keine Russin, stamm’ aus Litauen, echt deutsch.
E quando eravamo bambini stavamo presso l’arciduca,
mio cugino, che mi condusse in slitta,
e ne fui spaventata. Mi disse, Marie,
Marie, tieniti forte. E ci lanciammo giù.
Fra le montagne, là ci si sente liberi.
Per la gran parte della notte leggo, d’inverno vado nel sud.
…………………………………………..
T.S. Eliot, “La terra desolata”, 1922