Mauro Lanari

Se si parla tanto di "postdemocrazia", quand'invece la democrazia è un'etern'incompiuta e dunque siamo da sempr'in regime pre-democratico, è proprio poiché non s'è mai trovat'un modo "super partes" per pesar'i voti. Ergo: "uno vale uno" e la deriva demagogico-populista (Baudo: "nazional-popolare") n'è ancora una diretta conseguenza. Ma non conosco studiosi del problema che n'esaltino le qualità: da Kelsen a Bobbio e Zagrebelsky, la si descrive schiettamente com'il minore dei mali.

Qualifica, non quantifica. E l'ultimo è un po' tant'inesorabilmente l'ultimo.

"Per il 21,2%, invece, è importante quanto o più del proprio partner." E difatti secondo "Sex By Numbers", il nuovo libro dello statistico David Spiegelhalter dell'Università di Cambridge, la quantità media d'incontri sotto le lenzuola delle coppie eterosessuali del Regno Unito s'è ridotta da 4 al mese nel 2000 a 3. Mentre se consideriam'il dato del 1990, i rapporti intimi erano 5 al mese. Quindi un calo del 20%. Un ruolo decisivo l’ha avuto l’essere collegati sempre e comunque a internet e la diffusione capillare dei dispositivi mobili.

A sua volta la delusione può essere un'emozione così forte da condurre all'apatia (gli psichiatri direbbero "alessitimia").

Il buio è l'alluce che gioca a nascondersi nei miei calzini bucati.
Ps: anche l'eccesso di luce rende ciechi. Concetti più sfumati e meno dicotomici?

Si spaccia per una storia su come ci s'innamora, ed è una storia già banale di suo, ma è la storia sul(l'ex) Presidente, e allora sa di spot pre-elettorale per la Clinton. Falliti entrambi gli scopi.