E se a qualcuno quella chiave non piacesse? La "propria" non è di fatto tale, non l'abbiamo né scelta né determinata da noi, ce la siamo trovata già imposta.
E se a qualcuno interessasse piuttost'un passe-partout, non solo per sé ma per chiunque?
L'affermazione si basa su dei presuppost'angusti neanche troppo celati.
7 anni e 11 mesi fa
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Replica straritardataria al "Good Will Hunting" interpretato dall'amicone Matt Damon nel '97. Il tema dell'"ipercalculia" (appen'una decina di ricorrenze su Google, circa 225 per il corrispettiv'inglese "hypercalculia", nessuna voce dedicatale su Pedia.it o .en) era già ben illustrato nell'antesignano "Rain Man" dell'88, e di recente è stato trattato fin'all'abuso in "Safe" (2012) con Jason Statham, nel quasi-biopic "X+Y" (2014) e nel paio di film dedicati a Ramanujan, l'omonimo del 2014 e "L'uomo che vide l'infinito" del 2015. Direi che possa bastare per qualche lustro, anzi no: il franchise ha colt'il trend e ne sta creand'un filone.
E io invece cercavo d'esorcizzare quest'atavica demonizzazione del buio. Già a livello della neurobiologia retinica siamo dotati d'una visione non solo diurna, fotopica, conica, m'anche notturna, scotopica, bastoncellare, e ci s'impiega una 20ina di minuti per adattarsi dall'una all'altra. Inoltre vale la fatica di ricordarsi sempre del monito di Goethe: "Wo viel Licht ist, ist auch viel Schatten", "Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera".
7 anni e 11 mesi fa
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"Wo viel Licht ist, ist auch viel Schatten".
Inoltre, sempre cercando di smitizzare quest'atavica idealizzazione della luce, ricordo che già a livello della neurobiologia retinica siamo dotati d'una visione non solo diurna, "fotopica", "conica", m'anche notturna, "scotopica", "bastoncellare", e ci s'impiega una 20ina di minuti per adattarsi dall'una all'altra.
E se a qualcuno interessasse piuttost'un passe-partout, non solo per sé ma per chiunque?
L'affermazione si basa su dei presuppost'angusti neanche troppo celati.
Inoltre, sempre cercando di smitizzare quest'atavica idealizzazione della luce, ricordo che già a livello della neurobiologia retinica siamo dotati d'una visione non solo diurna, "fotopica", "conica", m'anche notturna, "scotopica", "bastoncellare", e ci s'impiega una 20ina di minuti per adattarsi dall'una all'altra.